Lettere alla redazioneA Ravello mancato rispetto tariffe taxi. La denuncia di una lettrice

A Ravello mancato rispetto tariffe taxi. La denuncia di una lettrice

Inserito da (redazionelda), giovedì 15 agosto 2019 12:33:57

Riceviamo lettera a firma della dottoressa Maria Teresa Belmonte che attraverso la sua personale esperienza fa rilevare il mancato rispetto del tariffario stabilito dal Comune di Ravello che regola il servizio di trasporto pubblico (taxi). E pubblichiamo.

Il dieci agosto, San Lorenzo, è festa patronale a Scala; Gabriele e Geltrude, lì, ci aspettano per il pranzo, come accade da anni. Quest'anno, da Ravello, dove trascorriamo abitualmente vacanze e fine settimana, decidiamo di muoverci in taxi, dopo avere verificato il tariffario esposto al pubblico nella piazzetta, antistante la galleria pedonale che porta in piazza Vescovado, dove c'è la stazione dei taxi. Il cartello esposto in bella vista, indica il costo di 18 euro per i due chilometri circa che separano le due cittadine costiere. Non è poco, ma siamo in quattro, la giornata è tremendamente afosa, e a Scala il centro cittadino è chiuso al traffico, sicchè è prevedibile la difficoltà di parcheggio. Alle 12.30 - l'invito dei nostri ospiti è per l'una - ci avviciniamo al primo dei taxi in sosta, e chiediamo di andare a Scala. Prima di entrare nell'auto, il conducente - un quasi sessantenne, corpulento e con occhiali da lungimirante - ci chiede in quale punto di Scala desideriamo essere condotti; le strade sono chiuse, in vista della processione e della festa serale, perciò ci lascerebbe all'ingresso del paese. "Sono 30 euro" è la immediata e tranquilla richiesta dell'uomo che, alla mia rimostranza, con tono sgradevolmente cantilenante, come a ripetere un copione, spiega che, in realtà, il tariffario esposto è del 2012 e che occorre calcolare l'incremento annuo. Perciò, dai 18 euro del 2012, si arriva - a suo dire - ai 30 euro richiesti. La cosa ci indispone e rinunciamo alla trasferta con taxi, non prima di avere denunciato il fatto al vigile urbano presente in piazzetta, il quale, sconcertato dalla tesi del tassista, mi consiglia di farmi rilasciare ricevuta e consegnarla al Comando locale. Naturalmente, per avere la ricevuta avremmo dovuto andare a Scala pagando 30 euro. La cosa non ci garba e, così, prendiamo l'auto dal garage e arriviamo a Scala in soli cinque minuti e con quattro soldi. Fosse stato il caldo asciutto e ventilato di oggi, avremmo optato per una magnifica passeggiata verso Scala.

 

Ravello, 15 agosto 2019

Maria Teresa Belmonte

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