Eventi e SpettacoliRuderi medievali della Costiera amalfitana, 10 aprile presentazione del volume ad Amalfi

Ruderi medievali della Costiera amalfitana, 10 aprile presentazione del volume ad Amalfi

Inserito da (redazionelda), mercoledì 8 aprile 2015 17:02:17

Ruderi medievali della Costiera amalfitana di Giuseppe Fiengo e Antonietta Manco è l'ultima pubblicazione (in ordine di tempo) a cura del Centro di Cultura e Storia Amalfitana edita con il patrocinio del Comune di Amalfi, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Campania e della Biblioteca Comunale di Amalfi "Pietro Scoppetta".

Il volume sarà presentato venerdì 10 aprile alle 18,00 presso la Biblioteca Comunale di Amalfi dall'ex soprintendente Gennaro Miccio, attualmente segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per il Molise, da Paolo Peduto, docente dell'Università di Salerno e dagli autori.

A differenza del versante nord-ovest della penisola sorrentino-amalfitana, in cui le vestigia di antiche testimonianze architettoniche appartengono soprattutto all'età romana, nell'opposta costiera amalfitana prevalgono nettamente quelle medievali, generalmente riferibili all'arco temporale che va dal tempo del Ducato all'inizio dell'infeudazione, ovvero dal IX al XIV secolo.

Queste ultime costituiscono un considerevole patrimonio, singolare in virtù degli intensi rapporti culturali intercorsi tra gli intraprendenti navigatori amalfitani ed esponenti delle civiltà bizantina ed islamica.

Peraltro, il loro settore numericamente più consistente era ed è rappresentato dai ruderi di case a volta che, considerate nel loro insieme, sono un originale attributo espressivo dell'ambiente locale, rivestendo nei singoli episodi notevole interesse storico e artistico.

Purtroppo, i ruderi medievali sono esposti a continui pericoli, identificabili nell'abbandono, nei cattivi restauri e, soprattutto, nella speculazione edilizia, per cui, nel corso dell'ultimo mezzo secolo, sono stati numericamente ridimensionati. Ciononostante, sono una fondamentale componente storica, ambientale e paesistica della Costiera Amalfitana, in ogni epoca esaltata da letterati ed artisti italiani e stranieri.

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