Eventi e SpettacoliRavello Festival 2018: sold out e applausi a scena aperta per la "prima". Torta sul palco per Esa-Pekka Salonen

Ravello Festival 2018: sold out e applausi a scena aperta per la "prima". Torta sul palco per Esa-Pekka Salonen

Inserito da (redazionelda), domenica 1 luglio 2018 09:10:40

Sold out e applausi a scena aperta per la prima del Ravello Festival 2018.

Nell'incantevole scenario di Villa Rufolo il direttore finlandese Esa-Pekka Salonen, tra i più grandi e innovativi sulla scena mondiale, ha condotto magistralmente la Philharmonia Orchestra di Londra nell'apertura della 66esima edizione della kermesse musicale, la seconda più longeva d'Italia.

Sulle tribune tanti ospiti, tra cui l'attore Alessandro Preziosi.

Sul palco di Villa Rufolo proiettato verso l'infinito dove cielo e mare si disputano l'orizzonte, assieme ai 102 elementi dell'orchestra, le straordinarie voci del soprano Michelle DeYoung e del baritono James Rutherford al loro debutto nella Città della Musica.

Il programma ha visto il Preludio all'opera Tristano e Isotta (1865), partitura che in sede di concerto si lega, in simbolica continuità, alla conclusione dell'opera (la Morte d'amore d'Isotta). Il brano è tratto dalla prima giornata della Tetralogia, L'anello del Nibelungo, la Valchiria (1870). Lo struggente addio che il dio Wotan rivolge alla figlia più amata, la valchiria Brünnhilde. Il concerto si è chiuso con tre momenti celeberrimi tratti dall'ultima giornata della Tetralogia, Il Crepuscolo degli Dei (1876): la maestosa Alba che saluta l'unione di Sigfrido con Brünnhilde e il viaggio di Sigfrido sul Reno, itinerario dell'eroe verso il suo tragico destino e poi la Marcia funebre di Sigfrido, che riassume la "vita dell'eroe" ucciso a tradimento dal perfido Hagen. Terzo: la scena dell'Immolazione finale di Brünnhilde, la quale si brucia, dopo aver compianto Sigfrido, sancendo la fine del tempo degli Dei.
Proprio Tristano e Isotta chiuderà anche il festival, il 25 agosto, a sigillo di una tradizione che innesta però, sulla trama dei concerti sinfonici, anche un ricco programma di danza e di jazz. Al termine del concerto una torta sul palco per festeggiare il maestro Esa-Pekka Salonen che proprio ieri ha spento le sessanta candeline.

Soddisfatto il presidente della Fondazione Ravello, Sebastiano Maffettone: «La qualità eccellente e universalmente apprezzata dei Ravello Festival 2016 e 2017 ha fatto sì che esso rientrasse al centro degli interessi culturali nazionali e internazionali come da molto tempo non accadeva più. Tale successo ha fornito alla Fondazione il presupposto per continuare nella stessa direzione dei due anni precedenti arricchendo comunque il programma 2018 di nuovi contenuti e proposte. Come nel 2017 anche nel 2018 tutte le attività artistiche e culturali saranno concentrate nell'ambito della Fondazione Ravello, i cui organi - a cominciare da CdI e CdA e dal Segretario Generale - hanno lavorato assieme con l'intenzione di ottenere risultati ancora migliori di quelli del 2017. Come sempre, il Festival -dal 30 giugno al 25 agosto 2018- costituirà il momento più alto della stagione, secondo le linee guida stabilite in assoluta autonomia dai direttori artistici Alessio Vlad (sinfonica), Laura Valente (danza) e Mariapia de Vito (jazz).

L'apertura e la chiusura del Festival saranno ancora una volta dedicate a Wagner, nel segno di una continuità squisitamente ravellese, con un concerto del 30 giugno diretto da Esa Pekka Salonen con Philharmonic Orchestra di Londra e il 25 Agosto con direzione di Donald Runnicles e i complessi della Deutsche Oper di Berlino.. All'Orchestra Filarmonica Salernitana "Giuseppe Verdi" sarà affidato il tradizionale Concerto all'Alba (11 agosto) quest'anno diretto dal direttore americano Ryan McAdams. La prima settimana di luglio vedrà l'apertura della stagione di danza con le performances di Bill T Jones/ Arnie Zane Company (4 luglio) e del Royal Ballet (7 luglio). Ricca anche la proposta jazz che vedrà il ritorno a Ravello di Paolo Fresu e sarà chiusa da Bill Frisell accompagnato sul palco dalla cantante Petra Haden con il progetto "When you wish upon a star" dedicato alle musiche del cinema. Le arti visive saranno presenti con figure d'eccezione, ricordando il grande mostra del 1968 ad Amalfi Arte Povera/Azioni Povere /1968, ci sarà una serie di foto di Ugo Mulas dedicate al 1968 e saranno esposti alcuni bozzetti di Giulio Paolini (presente ad Amalfi 1968) dedicati a Wagner. Avrà luogo poi nella giornata della Musica (21 giugno) anche un secondo incontro di riflessione sulla normativa giuridica nella musica con ampia partecipazione di stakeholder del settore. Non abbiamo però intenzione di riprodurre qui in poche righe il programma del Festival (che suggeriamo di leggere con cura per sapere delle tante opportunità che offre).

Tutto ciò è stato frutto di un lavoro di squadra che ha visto gli organi, il personale e i collaboratori della Fondazione uniti in uno sforzo comune. La Regione Campania ha fornito sempre un indispensabile e generoso supporto senza il quale la realizzazione del Festival sarebbe stata impossibile. Per quanto mi riguarda, è mia convinzione profonda che produrre e diffondere musica, arte e cultura abbia un significato etico che trascende lo show business e può dare valore non solo a un territorio già di per sé bellissimo e al turismo a Ravello e nell'area limitrofa, ma anche alle esperienze di tutti noi e alla gentilezza dei modi di chiunque partecipi agli eventi. Non so se la bellezza ci salverà, ma sono convinto che la grande arte, il rigore che occorre per renderla possibile, l'esempio di illustri protagonisti del Festival, l'atmosfera stessa che lo accompagna, possano aiutare tutti noi a riflettere su ciò che ci circonda e noi stessi.

Buon Ravello 2018 a tutti!».

Foto by Fondazione Ravello

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