Echi e FavilleRavello, Paolo Caruso dottore in Ingegneria Elettronica da 110 e lode

Ravello, Paolo Caruso dottore in Ingegneria Elettronica da 110 e lode

Per Paolo, giovane dalle indubbie qualità, posato e responsabile, un nuovo traguardo raggiunto con passione e abnegazione e in tempi molto rapidi

Inserito da (redazionelda), giovedì 28 ottobre 2021 12:44:25

Congratulazioni a Paolo Caruso che questa mattina ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria Industriale presso l'Università degli Studi di Salerno. "Progettazione e caratterizzazione di test per piattaforme inerziali" il titolo della tesi discussa davanti alla commissione, concorde nell'assegnare al 23enne studente di Ravello la massima valutazione: 110 con lode.

Il lavoro di tesi proposto punta a caratterizzare un tipo di piattaforma inerziale contenente tre sensori: un accelerometro, che fornisce in uscita il valore di accelerazione lineare misurato, un giroscopio, in grado di misurare il valore della velocità angolare di un corpo ed infine un magnetometro il quale, grazie all'utilizzo di una piastrina ad effetto Hall, è in grado di misurare sia il modulo del vettore campo magnetico, che la sua direzione ed il suo verso.

Per Paolo, giovane dalle indubbie qualità, posato e responsabile, un nuovo traguardo raggiunto con passione e abnegazione e in tempi molto rapidi. Visibilmente commossa mamma Duska con Alfonso, i fratelli Alessandro, Pio, Eva e Giò e i nipotini Mia e Giò che non hanno fatto mai mancare il loro sostegno a Paolo in questo esaltante percorso di studi destinato ancora a proseguire con il dottorato di ricerca. Suo padre, l'indimenticabile Giò Caruso, oggi sarebbe stato davvero orgoglioso di lui.

E noi del Vescovado non possiamo che augurare al dottor Paolo Caruso i migliori successi professionali e personali.

La tesi

Nel primo capitolo della tesi di laurea si è trattata la teoria presente alla base di questi dispositivi, quindi dei fenomeni che governano il funzionamento di questi ultimi. In particolare, si è posta maggiormente l'attenzione sulle equazioni che permettono di misurare una grandezza fisica attraverso la sua conversione in grandezza elettrica, ovvero in segnali di tensione, attraverso dei dispositivi che prendono il nome di sensori. Si è parlato inoltre, sia delle caratteristiche statiche di questi ultimi, che di quelle dinamiche, evidenziando il legame stretto che c'è tra le prestazioni nel dominio del tempo e quelle nel dominio della frequenza. Nell'ultima parte del primo capitolo si è dato un cenno della tecnologia costruttiva di tipo MEMS (Micro - Electro - Mechanical - Systems), la quale ha preso piede nel mercato dell'elettronica, di consumo e non, specialmente negli ultimi anni. È stata, inoltre, esposta una rapida panoramica su quella che è la comunicazione di tipo seriale. Nel secondo capitolo si è parlato dei test effettuati in laboratorio, al fine di caratterizzare le IMU in condizioni di lavoro reali, cercando di caratterizzare le misure effettuate con un'incertezza, non riportata usualmente nei datasheet dei sensori. Per raggiungere questo obiettivo, il sensore in questione è stato posto su di un tavolo vibrante, capace di fornire uno stimolo, al fine di misurare sia l'accelerazione lineare letta dai sensori sui tre assi (X, Y, e Z), che la velocità angolare misurata dal giroscopio nelle tre coordinate angolari (Rollio, Beccheggio e Imbardata). I risultati ottenuti, infine, sono esposti nel terzo capitolo, nel quale è stato evidenziato come lo stimolo vibrazionale applicato consista in realtà in due tipi di stimolo sovrapposti: uno stimolo di tipo random, sul quale si è calcolata la ASD (Acceleration Spectral Density), ed uno stimolo di tipo Sine - sweep. Di quest'ultimo, che consiste in una sinusoide a frequenza crescente nel tempo, si è misurato, fino ad una certa frequenza che viene chiamata frequenza di crossover, lo spostamento tra due posizioni nelle quali si trova il sensore e, al di sopra di questa frequenza, l'accelerazione di picco. Dai risultati ottenuti si può evincere che da questo tipo di analisi si può ricavare non solo l'incertezza con la quale le caratteristiche dei sensori sono valutate, ma anche il comportamento dei dispositivi sotto test in condizioni di lavoro reali, quali possono essere, ad esempio, quelle tipiche dell'ambito automotive o dell'avionica, ma anche di ambiti diversi come, ad esempio, l'industria 4.0, la robotica, l'activity recognition, la nautica e molti altri ancora.

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