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Buon compleanno Cherubino Lucibello: con i suoi 102 anni è l'anziano più longevo di Amalfi

Nato il 19 dicembre 1921, Cherubino ha vissuto una vita ricca di avvenimenti e esperienze, e la sua veneranda età è stata celebrata dal Comune di Amalfi con un messaggio pubblicato sui social

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 20 dicembre 2023 09:04:38

di Giovanni Bovino

Cherubino Lucibello ha recentemente festeggiato il suo 102° compleanno, diventando così il cittadino più longevo della città di Amalfi.

Nato il 19 dicembre 1921, Cherubino ha vissuto una vita ricca di avvenimenti e esperienze, e la sua veneranda età è stata celebrata dal Comune di Amalfi con un messaggio pubblicato sui social:

«Non occorre allontanarsi troppo da questi luoghi, in cui mare e rocce si fondo in un unicum, per scoprire l'elisir di lunga vita. La formula della longevità, anche tra le colline che dominano Amalfi, risiede in quelle abitudini dell'antica civiltà a mezzadria tra la saggezza contadina, con la sua agricoltura eroica, e l'intrepida marineria.

Un mix che ha consentito al nostro Cherubino Lucibello di raggiungere la veneranda età di 102 anni. È lui il più anziano del nostro tessuto cittadino ed a lui vanno oggi gli auguri dell'intera Città».

Figlio di Emilio Lucibello e Michelina Surace e quinto di otto figli - sei fratelli e due sorelle, Cherubino trascorse un'infanzia intessuta di difficoltà, dovuta alla difficile situazione della Costiera Amalfitana.

Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, nell'agosto 1941 partì per la guerra e si unì alla marina.

«Io ho fatto il marinaio. Sono partito la sera del 14 agosto 1941 da Salerno e sono arrivato il giorno dopo al deposito di Taranto. - racconta Cherubino a Giovanni Bovino de "Il Vescovado" - All'epoca chi veniva dai luoghi di mare era considerato più adatto per la marina. A Taranto trovai molti amalfitani proprio per il fatto che ti ho detto prima. Dieci giorni dopo sono stato trasferito a La Spezia, poi sono stato trasferito all'isola di Capraria, nell'arcipelago Toscano».

«In marina ero addetto al semaforo. Avvistavo navi ed aerei. Venivano individuati dal rumore. Io ne rilevavo la posizione sulle apparecchiature e la comunicavo all'ufficiale. Poi lui la trasmetteva via radio alle stazioni della terraferma. Ho continuato a fare questo anche sull'isola D'Elba e sull'isola di Montecristo, dove sono stato trasferito in seguito».

Cherubino tornò in Costiera nel 1943, riuscendo ad evitare i soldati tedeschi. Questi ultimi si erano stanziati ad
Agerola e progettavano una controffensiva allo scopo di impadronirsi dei monti di Faito e Pendolo. Gli americani, dall'altro canto, avevano fortificato la loro postazione all'imbocco nord del vecchio tunnel di Agerola.

«Mi salvarono gli americani. Mi dissero di non passare per Agerola, perché dall'altra parte del tunnel c'erano i tedeschi».

L'incontro con gli americani fu provvidenziale per Cherubino, visto che, quello stesso giorno, il 16 settembre, il tunnel agerolese diventò lo sventurato bersaglio di un cannone tedesco 38 installato al belvedere di Bomerano.

Scampato il pericolo, Cherubino tornò alla vita di sempre e, al termine della guerra, comprò, insieme al fratello, un camion con cui andava a Salerno.

«Aprimmo una bottega e io cominciai a fare il vetturino, trasportavo i turisti. Sono stato uno dei primi impiegati del turismo in Costiera Amalfitana».

Auguriamo al signor Cherubino ancora molti anni di salute e felicità, circondato dall'amore dei suoi cari e dal calore della sua comunità. Tanti auguri, Cherubino!

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