CronacaTragedia sfiorata ad Atrani: ipotesi reato procurato naufragio e sommersione unità

Tragedia sfiorata ad Atrani: ipotesi reato procurato naufragio e sommersione unità

A bordo dell’imbarcazione turistica, sette persone, cinque giovani di Maiori e una ragazza di nazionalità straniera, che avevano trascorso la domenica nelle acque della Divina e che stavano facendo rientro da Amalfi

Inserito da (redazionelda), lunedì 1 agosto 2016 12:08:42

Tragedia sfiorata ieri sera nelle acque di Atrani dove un'imbarcazione da diporto, alle 19 e 48, ha speronato il gozzo di un pescatore intento in una battuta serale. Il malcapitato, un 56enne atranese, pescatore di mestiere regolarmente censito, dopo il ricovero al Ruggi di Salerno, è stato dimesso nella notte. Per lui soltanto qualche ferita lacero-contusa e tanta paura. Ascoltato stamani dal Comandante della Capitaneria di Porto di Amalfi, Antonino Giannetto, che coordina le indagini coadiuvato dai militari della Sezione Navale della Guardia di Finanza di Salerno, ha dichiarato, ancora sotto choc, di esser vivo per miracolo se solo pensa alla prua complanata (rialzata) di quel gozzo del tipo Aprea lungo 8 metri e dal potente propulsore, che ha letteralmente speronato la sua minuta imbarcazione in legno, di quattro metri, trapassandola da entrambe le murate (nelle foto).

A catturare l'attimo della collisione le telecamere di videosorveglianza comunali attive sullo specchio acqueo antistante il borgo. I filmati sono stati acquisiti in mattinata e, con tutta probabilità, costituiranno materiale probatorio.

Stando alle dichiarazioni rese l'uomo, all'avvicinarsi dell'imbarcazione che verosimilmente navigava a velocità sostenuta, ha finanche alzato le braccia per segnalare la sua presenza. Ma tutto è stato vano. L'impatto è stato tremendo, col povero pescatore sbalzato in mare. Per fortuna è stato subito recuperato dalla stessa barca che lo ha investito, mentre la sua lancia, distrutta, veniva sommersa dall'acqua.

A bordo dell'imbarcazione turistica, sette persone, cinque giovani di Maiori e una ragazza di nazionalità straniera, che avevano trascorso la domenica nelle acque della Divina e che stavano facendo rientro da Amalfi. Il conducente dell'imbarcazione, un trentenne residente a Ravello, è stato condotto dai Militari della Capitaneria, coadiuvati dai Carabinieri, presso il presidio ospedaliero della Costa d'Amalfi per essere sottoposto ad alcool test ed esami tossicologici. Con ogni probabilità in giornata si conosceranno i risultati. Le due imbarcazioni (il gozzo affondato e' stato recuperato in mattinata) sono state sottoposte a sequestro

Interrogato sia ieri che stamani dal comandante Giannetto, all'uomo è stata ritirata la patente nautica. Aperto un fascicolo per le ipotesi di reato di procurato naufragio e sommersione di unità.

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