CronacaSalvatore Di Martino: «Su miei certificati penali non c’è nessuna pendenza»

Salvatore Di Martino: «Su miei certificati penali non c’è nessuna pendenza»

A distanza di vent’anni esatti da quel 1° giugno, il processo si è concluso con il proscioglimento di Di Martino che per due volte consecutive, dal 2007, aveva addirittura rinunciato alla prescrizione per essere giudicato nel merito

Inserito da (redazionelda), giovedì 26 maggio 2016 19:44:54

«Metto sul tavolo i miei certificati penali, dove dal casellario giudiziario risulta che non c'è nessuna pendenza». Così l'avvocato Salvatore Di Martino martedì scorso, quasi al termine del pubblico dibattito promosso dalla compagine "Rinascita Ravellese", ha affrontato la "questione morale" (VIDEO IN BASSO dal min. 1:39:00).

«La questione morale la pongo io questa volta - ha aggiunto -. Aspetteremo i certificati penali degli altri e ci faremo delle risate, perché chi ha sbagliato è giusto che paghi». Il riferimento è alle accuse subìte negli anni, seguite alle note vicende giudiziarie che lo investirono nel 1996 (clicca qui per approfondire).

A distanza di vent'anni esatti da quel 1° giugno, il processo si è concluso con il proscioglimento di Di Martino che per due volte consecutive, dal 2007, aveva addirittura rinunciato alla prescrizione per essere giudicato nel merito. Ma il rischio di un avvicendamento del collegio giudicante e una nuova celebrazione del processo (con una reiterata istruttoria) ha portato l'imputato a desistere e a non proseguire nella sua personale battaglia di dignità. Oggi, dal profilo giudiziario, nulla risulta a suo carico.

L'ex sindaco di Ravello ha, inoltre, chiesto a questo giornale di precisare di non avere alcuna pendenza giudiziaria, riferendosi ad un nostro articolo del 2 maggio scorso, nel quale avevamo pubblicato la cronistoria della sua vicenda giudiziaria, attraverso la riproposizione di un testo del giornale "È Costiera" del 29 ottobre 2007, a firma di Gino Amato, nel quale si evidenziava che un processo a suo carico fosse ancora in corso. Fin troppo ovvio che la cronaca si riferiva agli anni passati e non al presente, perché quel processo, nel frattempo, si è concluso con il proscioglimento di Di Martino per due volte consecutive.

Pertanto, più che una rettifica in senso tecnico, ribadiamo che il testo dell'articolo rilanciato da Il Vescovado si riferiva al passato, come pure, per la verità, era evidentissimo dalla data dell'articolo di Gino Amato.

Talvolta, i giornali ripropongono testi degli anni precedenti perché è indispensabile ravvivare la memoria storica dei cittadini, fondamentale per rafforzare la coscienza collettiva. Era soltanto questo l'intento che ci ha animati, consapevoli come siamo, dopo anni di impegno per la comunità, di essere con le nostre cronache e le nostre analisi, oltre che un'agenzia informativa quotidiana, anche un "luogo" di dibattito, approfondimento, di comparazioni e di recupero del passato. Ciò non significa che il passato e il presente siano sovrapponibili, se è vero, come in questo caso, che molte cose cambiano: nel 2007, ad esempio, c'era un procedimento penale a carico dell'avvocato Salvatore De Martino, mentre oggi, da quella vicenda, l'ex sindaco è uscito indenne.

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