CronacaRavello, no a chiusura Monastero: comitato civico invoca chiarezza su destino delle Clarisse

Ravello, no a chiusura Monastero: comitato civico invoca chiarezza su destino delle Clarisse

Non è accettabile che un'istituzione di tale importanza possa cessare la propria attività nel silenzio e nel disinteresse generale, mascherano, probabilmente, finalità di tutt'altro genere

Inserito da (redazionelda), domenica 7 marzo 2021 09:53:04

Chiarezza sulla paventata ipotesi della chiusura del Monastero di Santa Chiara. E' quanto chiede il comitato civico riunitosi per dire "no" alla fine dell'istituto delle clarisse che nella città della musica vanta una continuità di oltre sette secoli. Un movimento laicale, sorto spontaneamente, per scongiurare la malaugurata ipotesi provocata, sembrerebbe, dalla mancanza di vocazioni e il numero esiguo di consorelle rimaste (5). Una motivazione che però non sembra convincere del tutto.

Ieri pomeriggio una ventina di cittadini ravellesi, preoccupati e messi in allerta dopo la conferma della notizia (anche la giunta comunale di Ravello si è schierato sul fronte del no con atto pubblico) si sono riuniti nei giardini di Via San Giovanni del Toro nel rispetto delle prescrizioni anti-Covid per stabilire le iniziative che il comitato dovrà intraprendere. Del resto sono i laici a fare la Chiesa. Tra i presenti anche il vicesindaco Ulisse Di Palma e i consiglieri di minoranza Paolo Vuilleumier e Nicola Amato, mostratisi sensibili alla causa. A rappresentare il comitato saranno Gino Schiavo, Nicola Amato e Alfonso Mansi che avranno il compito di interloquire con i vertici ecclesiastici al fine di immaginare una soluzione alternativa alla chiusura.

Il Monastero di Santa Chiara rappresenta uno dei simboli religiosi e spirituali della Città. Un luogo che racconta oltre sette secoli di vita claustrale, intimamente legato al tessuto cittadino, centro di spiritualità e di preghiera, ma anche scrigno di preziose testimonianze artistiche e sede di un pregevole archivio dichiarato di interesse storico nel 2014.

Prossima iniziativa del comitato, una sottoscrizione popolare.

Non è accettabile che un'istituzione di tale importanza possa cessare la propria attività nel silenzio e nel disinteresse generale, mascherato, probabilmente, da finalità di tutt'altro genere. La preoccupazione è per la futura destinazione del consistente complesso monumentale con vista sul mare.

Questo silenzio sembra essere ben lontano da quello dello spirito che eleva a Dio.

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