CronacaLe curiosità dantesche dell’Archivio di Stato di Salerno

Le curiosità dantesche dell’Archivio di Stato di Salerno

Inserito da (redazionelda), mercoledì 24 marzo 2021 22:36:52

Elio Lodolini, nella Storia dell'Archivistica Italiana, ha scritto: «A partire dalla seconda metà del XIX e nei primi decenni del XX secolo, da Cesare Guasti in poi, fu ripetuta dagli archivisti ed applicata a se stessi, quasi come un vanto, il verso dantesco: "...come quei che va di notte, che porta il lume dietro e sé non giova, ma dopo sé fa le persone dotte" (Purg., XXII, 67-69)».

Con questo spirito l'Archivio di Stato di Salerno, in occasione del Dantedì (25 marzo 2021), coincidente quest'anno con il VII centenario della morte del Sommo Poeta, presenterà sulla propria pagina facebook una serie di testimonianze provenienti dai fondi documentari e librari dell'Istituto. La scelta del materiale individuato riguarderà momenti celebrativi e culturali avvenuti nella provincia di Salerno, a partire dalle celebrazioni per il VI centenario della nascita, occorso nel 1865, e quelle per il VI centenario della morte del il 14 settembre 1921. In tale contesto, alcune testimonianze riguarderanno il ruolo svolto dalle sezioni della Società Dante Alighieri operanti sul territorio. La sezione dedicata alle opere a stampa è dedicata alle edizioni della Commedia, a partire da quella del 1596 impressa in Venezia, e alle opere di tema dantesco pubblicate nel corso del XIX secolo.

Aprirà la rassegna documentaria il carteggio relativo alle celebrazioni avvenute in Salerno per il VI centenario della nascita dell'Alighieri, conservato nel fondo archivistico Prefettura, I serie, Pubblica Istruzione.

Il 14 maggio del 1865, infatti, presso il Liceo Tasso, in occasione della commemorazione letteraria dei più grandi scrittori e pensatori italiani, si tenne una celebrazione "splendidissima e tale da ridondare a grandissimo onore", resa ancor più solenne per il VI centenario della nascita di Dante. Per l'occasione vennero premiati gli alunni delle scuole classiche e tecniche con discorso del prof. Linguetti, che declamò anche un carme in onore del Poeta. Nella stessa giornata venne scoperta, inoltre, la lapida marmorea sulla porta principale del liceo con l'iscrizione: "R. Liceo Tasso". Nella serata ebbe luogo un momento di intrattenimento in una sala dell'Istituto in cui si alternarono musiche scelte e poesie d'occasione. La spesa totale occorsa per la manifestazione fu di lire 84.90, approvata dal ministero dell'Istruzione Pubblica il 6 giugno 1865.

Pochi anni dopo le rievocazioni del VI centenario, nel 1871, a Napoli fu eretto un monumento in onore di Dante, di cui l'Istituto conserva una descrizione con l'allegato disegno a stampa nelle carte dell'archivio della famiglia Cerenza. L'articolo è conservato nel periodico "La scienza e l'arte dell'ingegnere architetto" ed è a firma dell'Ing. Gherardo Rega.

Assai documentati sono invece i momenti relativi al VI centenario della morte, per il quale, con decreto del 31 agosto 1921, n. 1200, venne dichiarato festivo il giorno 14 settembre.

L'Archivio di Gabinetto della Prefettura e gli Atti di II serie relativi al carteggio tra l'Ente e il Comune di Salerno offrono una serie di testimonianze sulle manifestazioni tenute a Salerno nel giorno della commemorazione.

A Salerno si tenne una conferenza dell'On. Giovanni Cuomo nel Teatro Verdi, con inizio alle ore 12. L'evento venne aperto dal saluto del sindaco Galdo e con l'intervento del Vice Prefetto Argenti, di tutte le autorità civili e militari "ed un pubblico numerosissimo formato dalla parte più colta e più gentile della città".

In realtà, la conferenza di Cuomo seguiva una serie di iniziative promosse dal senatore Francesco Torraca, approvate dalla Giunta municipale di Salerno l'11 aprile 1921, e celebrate presso lo stesso teatro.

Tra queste si segnala quella a beneficio dell'associazione degli orfani di guerra del Mezzogiorno a cura del prof. Giovanni Semeria, tenuta il 25 ottobre. Notizie sul centenario sono desunte anche dalla stampa periodica, di cui si presentano pagine dei giornali: "L'Azione Democratica", "La Ragione", "Il Piccolo Corriere", "L'Evangelista".

Per la sezione libraria saranno presentate alcune significative immagini provenienti da edizioni a stampa della "Commedia", come quella in-folio impressa a Venezia dai Sessa nel 1596, e da testi relativi a studi danteschi pubblicati nel corso del XIX secolo.

nella foto il frontespizio del Dante del 1596

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