CronacaIndagini a tutto campo al Fiordo di Furore: sequestrata area ricovero barche, si attendono le carte dal Comune [FOTO]

Indagini a tutto campo al Fiordo di Furore: sequestrata area ricovero barche, si attendono le carte dal Comune [FOTO]

Intanto le indagini su presunti abusi proseguono: c’è da salvare e preservare questo luogo per troppo tempo sfruttato, defraudato e abbandonato

Inserito da Emiliano Amato (redazionelda), lunedì 24 maggio 2021 18:52:04

(ANTEPRIMA) Fiordo di Furore terra di nessuno. Ma anche di chiunque sia disposto a danneggiare uno dei luoghi più suggestivi della Costiera Amalfitana patrimonio dell'umanità.

Questa mattina gli uomini della Guardia Costiera di Amalfi, diretti dal comandante Oronzo Montagna, sono ritornati nell'insenatura naturale per proseguire l'indagine a tutto campo avviata dalla denuncia della scorsa settimana dell'ex colonnello Genzano circa presunti abusi edilizi.

I militari sono partiti dall'arenile che di fatto spiaggia non è: perché la caratteristica battigia è da considerarsi alveo del torrente Schiato, quindi demanio fluviale, di pertinenza del Genio Civile come tutto il fiordo.

Circa il recente livellamento dell'area, mediante mezzi meccanici (da parte di chi?) è stato interpellato il Genio Civile di Salerno.
Le verifiche interesseranno anche la regolarità di concessioni e autorizzazioni che il Comune di Furore potrebbe apprestarsi a rilasciare come negli scorsi anni per il noleggio di attrezzature, ombrelloni e sdraio. Per quanto riguarda l'area aperta prospiciente i costoni rocciosi, dalle relazioni dei geologi e dai pareri del Comune si evince che sia in sicurezza, tranne che per la parte retrostante, già chiusa con una recinzione, divenuta obsoleta, e che dovrà essere ripristinata per delimitare al meglio l'area interdetta, a garanzia della pubblica incolumità.

Sottoposto a sequestro il vecchio scivolo in cemento e basoli utilizzato per il ricovero invernale e la messa in acqua delle barche dopo il rimessaggio. L'area, di vecchia costruzione. è ritenuta priva dei necessari titoli autorizzativi. Alcuni scafi, messi a ricovero nei pressi dei monazeni e risultati abbandonati. Tra questi anche bombole del gas metano e d'ossigeno vuote, con ferraglia e rifiuti ingombranti di ogni genere. Insomma, una mezza discarica.

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Per quanto riguarda, invece, il livellamento in cemento della piazzola privata posta proprio sulla prima rampa di accesso al Fiordo, gli uomini della Capitaneria di Porto sono in attesa di ricevere documentazione dal Comune di Furore. Intanto le indagini su presunti abusi proseguono: c'è da salvare e preservare questo luogo per troppo tempo sfruttato, defraudato e abbandonato.

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