CronacaChiusura ospedale Costa d’Amalfi, interrogazioni di Carfagna e Pica

Chiusura ospedale Costa d’Amalfi, interrogazioni di Carfagna e Pica

Interrogazione parlamentare dell'esponente di Forza Italia e interrogazione in Regione Campania da parte del consigliere del PD

Inserito da (redazionelda), sabato 10 gennaio 2015 09:37:22

La notizia della chiusura dell'Ospedale Costa d'Amalfi finisce in Parlamento. Con un'interrogazione al ministro della Salute Beatrice Lorenzin l'onorevole Mara Carfagna di Forza Italia, oltre a rivendicare la riapertura dell'ospedale di Agropoli, chiede di sapere quanto corrispondano al vero la notizie sul rischio di chiusura del presidio ospedaliero della Costa d'Amalfi.

«Riaprire l'ospedale di Agropoli e garantire alla Costiera Amalfitana il diritto alla salute con la salvaguardia di un presidio ospedaliero - si legge nel testo - non solo rappresentano prerogativa inderogabile a tutela della salute dei cittadini, ma garanzia di un livello economico ed occupazionale non sottovalutabile in aree di interesse turistico internazionale».

Anche in Regione Campania si discute del presidio con un'interrogazione del consigliere regionale del PD Donato Pica in cui chiede al presidente Caldoro di conoscere quali procedure siano realmente in itinere relativamente alla revisione, sottolineando l'opportunità di approfondire attraverso la consultazione delle rappresentanze locali le modalità d'intervento nelle strutture ospedaliere della provincia di Salerno.

«Fermo restando il ruolo fondamentale dei presidi di Nocera Inferiore e Sarno - scrive Pica - in provincia di Salerno la priorità è costituita dal rafforzamento della rete dell'emergenza, ripristinando la originaria funzione dell'ospedale di Scafati, prevedendo la riapertura dell'ospedale di Agropoli e potenziando l'offerta sanitaria in Costiera Amalfitana.

I criteri della economicità e della qualità dei servizi, - conclude Donato Pica nell'interrogazione - oltre alla riduzione di una consistente mobilità passiva da parte dell'utenza regionale, potrebbero essere conseguiti anche attraverso la riconversione di alcuni presidi dismessi o poco utilizzati per la creazione di unità di eccellenza quali il modello dell'ospedale di comunità, la riabilitazione specialistica, centri per l'alzaimer ed i disturbi alimentari, oncologia, etc., mediante protocolli di intesa con gli ordini professionali o l'Inail sulla scorta dell'apposita convenzione recentemente recepita dalla Regione Campania».

Galleria Fotografica