ChiesaRavello abbraccia il suo novello sacerdote, Don Christian Ruocco

La prima Messa in Duomo

Ravello abbraccia il suo novello sacerdote, Don Christian Ruocco

Inserito da (redazionelda), mercoledì 14 settembre 2016 06:40:23

di Maria Carla Sorrentino

In un'atmosfera di grande suggestione domenica scorsa (11 settembre), nel Duomo di Santa Maria Assunta a Ravello, il novello sacerdote Don Christian Ruocco ha celebrato la sua prima messa. Quasi in un'ideale prosecuzione del mandato affidato dall'Arcivescovo, Monsignor Orazio Soricelli, durante la celebrazione dell'ordinazione sacerdotale, di andare nel mondo a portare Cristo ai fratelli, Don Christian, accompagnato dai genitori, dalla famiglia e dalla Comunità ecclesiale di origine, ha fatto ingresso in Duomo trovando ad accoglierlo non solo tanti Ravellesi ma anche gli altri tre sacerdoti ordinati con lui durante la solenne e suggestiva celebrazione svoltasi sabato nella Cattedrale di Sant' Andrea Apostolo ad Amalfi, Don Andrea Alfieri, Don Ennio Di Maio e Don Ciro Emanuele D'Aniello.

Accompagnato dal canto del coro del Duomo che ha intonato l'inno dedicato a San Giovanni Paolo II, "Aprite le porte a Cristo", e il versetto "Tu sei sacerdote per sempre", il corteo processionale, composto anche da presbiteri della Diocesi, ha raggiunto l'altare e, con l'incensazione della mensa eucaristica e dell'icona della Beata Maria Celeste Crostarosa, di cui per la prima volta si celebrava la memoria liturgica, e con il rito penitenziale introdotto dal canto del Kyrie, ha avuto inizio la celebrazione eucaristica.

Momento importante, dopo la proclamazione del Vangelo, è stata l'omelia del novello sacedote, visibilmente emozionato, che, conclusi i ringraziamenti a quanti hanno contribuito alla sua formazione e alla maturazione della vocazione, ha condotto i fedeli presenti in un'approfodita riflessione sull'essere sacerdote oggi con continui riferimenti ai nuclei essenziali dei brani proposti dalla liturgia della Parola. Le tre parabole presentate nel Vangelo incentrate sulla ricerca di chi è perduto e sul perdono del figlio scialacquatore dei beni paterni hanno permesso a Don Christian di sottolineare le caratteristiche dell'amore paterno di Dio.

Dopo la distribuzione dell'Eucarestia hanno preso la parola il parroco del Duomo Monsignor Giuseppe Imperato, e il sindaco di Ravello, Salvatore Di Martino. Entrambi hanno sottolineato l'orgoglio che un figlio di Ravello abbia preso l'importante decisione di servire Cristo attraverso la Chiesa e i fratelli, chiedendo a lui di affidare al Signore, unico e grande Re dei popoli, la città di Ravello.

Prima della benedizione finale, in questa circostanza nella forma e con gli effetti propri di quella papale, e la lettura del messaggio di augurio del Santo Padre Francesco, il concittadino Antonio Borgese, memoria della vita cittadina, ha ringraziato Don Christian per l'importante scelta di vita, a cui anche lui si sentì chiamato dopo aver visto le sofferenze dell'umanità durante un viaggio in India ma che non riuscì a realizzare.

A conclusione della celebrazione, dopo l'affidamento del cammino sacerdotale di Don Christian alla Vergine Maria, con il canto dell'antifona mariana "Salve Regina", si è svolto il tradizionale rito del bacio delle mani del nuovo sacerdote, quelle mani che l'Arcivescovo aveva unto durante l'Ordinazione sacerdotale con il sacro Crisma.

Un momento conviviale sulla piazza ha concluso la serata carica di emozione perchè anche nella comunità ecclesiale di Ravello si è potuto dire che il Signore ha manifestato la sua potenza e ha fatto grandi cose per noi.

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