ChiesaMaiori, evangelicità e missionarietà al Raduno Diocesano delle Confraternite

Maiori, evangelicità e missionarietà al Raduno Diocesano delle Confraternite

Inserito da (redazionelda), mercoledì 21 ottobre 2015 12:31:32

Sull'orma delle parole di Papa Francesco, in occasione della Giornata Mondiale Missionaria del 18 ottobre scorso, si è svolto a Maiori il Raduno Diocesano delle Confraternite, fortemente voluto dal preposto Ufficio Diocesano e dalla Comunità Ecclesiale della città. L'evento, teso a rafforzare l'unità diocesana dei sodalizi coinvolti, è stato un forte momento di riflessione per tutti gli ascritti partecipanti.

«Voi avete una missione specifica e importante, che è quella di tenere vivo il rapporto tra la fede e le culture dei popoli a cui appartenete» aveva infatti detto il pontefice, definendo questo mandato con il termine "missionarietà", alle Confraternite giunte a Roma il 5 aprile 2013 durante la Celebrazione Eucaristica in occasione della Giornata a loro dedicata.

Sin dalla loro fondazione le realtà confraternali sono state punto di ritrovo e di comunione per tanti laici che, come i primi discepoli del Signore, erano assidui nella preghiera e nella frazione del pane. Oltre a svolgere attività prettamente spirituali esse erano impegnate attivamente in incarichi di pastorale sociale quali l'assistenza ai poveri, agli orfani, agli ammalati, agli incurabili, ai carcerati, ai condannati a morte, alle giovani a rischio; si prodigarono per il recupero delle persone deviate e delle prostitute pentite, si impegnarono nel riscatto dei cristiani caduti schiavi dei saraceni. Di grande valore umanitario era poi l'assistenza agli ammalati contagiosi e la pietosa opera di sepoltura dei morti abbandonati, degli assassinati, dei poveri, delle vittime nelle epidemie, degli stranieri, degli sconosciuti. Ancora ai nostri giorni le confraternite sono impegnate attivamente nel tessuto comunitario delle nostre realtà parrocchiali e la vita spirituale che caratterizza gli ascritti ai pii sodalizi persiste ancora nel tempo.

Domenica scorsa, dunque, dopo la festante accoglienza del parroco moderatore Don Vincenzo Taiani, le Confraternite Diocesane hanno camminato insieme dal porto turistico di Maiori fino al Lungomare Amendola tra inni e canti di lode. Ai piedi del Monumento di Santa Maria a Mare i confratelli hanno proclamato la loro professione di fede e si sono posti in ascolto della parabola del Buon Samaritano meditando sul vero scopo della vita confraternale: essere testimonianza viva della misericordia di Cristo. Quindi il corteo ha ripreso il suo corso fino alla Chiesa di San Domenico dove tutti gli ascritti sono stati accolti dall'Arcivescovo Orazio Soricelli che li ha aspersi con l'acqua battesimale. Durante la celebrazione eucaristica, animata dal Coro ‘Ave Maris Stella', l'Arcivescovo ha ribadito l'importanza della comunione tra i sodalizi e la missionarietà che li deve caratterizzare. Al termine i saluti delle autorità presenti e la consegna degli attestati di partecipazione ai sodalizi partecipanti.

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