ChiesaA Santa Lucia frittelle di mais e riposo per donne gravide
Inserito da (redazionelda), mercoledì 13 dicembre 2017 07:36:13
Pare che questa usanza provenga dalla Sicilia; durante l'anno 1646 buona parte dell' isola, governata dagli spagnoli, fu colpita da una grave carestia. Come per miracolo delle navi cariche di grano approdarono nel porto di Siracusa e, durante la Santa Messa, ove era esposto alla devozione dei fedeli il Simulacro argenteo della Santa, una colomba entrò in Cattedrale e volteggiando si posò sopra l'altare. Il grano fu subito distribuito al popolo che per sfamarsi in fretta lo cucinò come potette.
Anche in molte famiglie della Costa d'Amalfi, in questo giorno, si usa astenersi dal mangiare pane e pasta.
Si preparano delle frittelle di farina di grano duro cosiddette "di papocchia", una pietanza semplice e al tempo stesso gustosa, perchè costituita da farina di mais (sempre presente nelle case dei ravellesi di un tempo), acqua e sale; l'insieme di questi ingredienti viene poi soffritto in olio d'oliva e servito a tavola.
Anche nei forni di Ravello in questo giorno si panificava con farina di granturco; un'usanza che, probabilmente, ha qualche analogia con la tradizione siciliana, ma che più precisamente vuole significare una particolare devozione a Santa Lucia, protettrice della vista.
Altra tradizione (ma non gastronomica), che nel giorno di Santa Lucia veniva osservata da parte delle donne gravide e dei rispettivi coniugi, era l'astensione completa dal lavoro. Si credeva che il neonato sarebbe nato con malformazioni fisiche e psichiche.