AttualitàQuando ci si riscopre comunità nella solidarietà

Maiori, Costiera Amalfitana

Quando ci si riscopre comunità nella solidarietà

scandalo in Costa d'Amalfi

Inserito da (admin), sabato 26 settembre 2015 11:13:51

Fa strano svegliarsi una mattina e leggere il nome del proprio piccolo paese al centro di uno scandalo di grosse proporzioni. Fa ancor più strano, se non quasi rabbia, vedere associata una realtà fatta di persone perbene a vicende che non l'hanno mai riguardata direttamente e, sinceramente, fa venire i brividi l'accostamento della persona di Antonio Romano ad un fatto che, se trovasse fondamento, sarebbe davvero gravissimo perché al centro di tutto ci sono i bambini.

Maiori e la Costa d'Amalfi si sono svegliati di soprassalto ieri, scossi da una notizia che ha catapultato il territorio sulle pagine della cronaca nazionale. Una cronaca che, diciamocelo chiaramente, ha puntato nuovamente i riflettori sul Meridione, riprendendo una narrazione stereotipata e certamente molto marcata su Napoli e sulla Campania: un film che va avanti da mesi ormai e che, ingiustamente, condanna anche realtà come la nostra ad essere associate a giri malavitosi e criminali che, nonostante tutto, rappresentano una rumorosa minoranza persino nei luoghi in cui hanno avuto la genesi. Inevitabile, di fronte a decisioni prese dall'alto e avallate anche dalla politica (chiedete a Rosy Bindi e alla sua idea della camorra come dato costitutivo di Napoli per confermare), che i fatti finissero in tutti i telegiornali e che anche il nome di Maiori finisse nel vortice appiccicoso dell'appartenenza malavitosa. Del resto è così quando a raccontare le storie sono quelli che non le conoscono, che magari sguinzagliano ragazzini in giro per l'Italia in cerca di uno scoop di qualche minuto e poi montano polemiche dai loro uffici romani o milanesi.

Alla rappresentazione televisiva, però, si oppone la realtà fatta di persone che si conoscono da una vita. Una solidarietà infinita che si è messa in moto velocemente sui social network con i tanti amici e conoscenti di Romano che, increduli, hanno voluto prendere parola in difesa dell'uomo, della sua storia personale e civile, del suo impegno sociale e professionale nella scuola. Maiori, quasi all'unisono, si è mostrata una comunità matura, con in testa il sindaco Antonio Capone che è intervenuto in maniera onesta e meritevole della fascia che indossa nel negare ogni forma di infiltrazione delinquenziale e la piena fiducia nell'ex vice sindaco. Perché le istituzioni sono di tutti e la loro onorabilità va preservata sempre, sono gli uomini che si avvicendano e devono impegnarsi in tal senso.

Queste considerazioni non vogliono in alcun modo sminuire il lavoro della magistratura, nella quale riponiamo tutta la nostra fiducia, né negare che possano esistere situazioni da contrastare che infrangono la legalità. Proprio perché siamo garantisti pretendiamo di ritenere che se qualcuno ha sbagliato deve pagare, e questo vale per tutti, e che fino a quando non sarà un giudice a sentenziare possiamo serenamente affidarci a quella che è la nostra cultura della quotidianità di un territorio in cui ci si frequenta ogni giorno, ci si confronta e non si nega mai una mano al prossimo in difficoltà.

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