AttualitàIl 'Salvatore’s Lagacy' di Calabrese è il cocktail più costoso al mondo

Il 'Salvatore’s Lagacy' di Calabrese è il cocktail più costoso al mondo

Inserito da (redazionelda), domenica 13 marzo 2016 18:34:47

C'era da immaginarselo. Chiude in grande stile la sua esperienza al Playboy Club di Londra Salvatore Calabrese, il più noto e venerato dei barman italiani nel mondo, originario della Costa d'Amalfi. Lo fa riproponendo, nella puntuale rubrica "cocktail of the month" (che noi del Vescovado seguiamo fedelmente ogni mese dal suo sito web www.salvatore-calabrese.co.uk) il "Salvatore's Lagacy", il drink più costoso al mondo.

"The Maestro" è entrato nel Guinness dei primati nell'ottobre del 2012. Sua, con decenni di anticipo, l'idea di riproporre vecchi cocktail dimenticati, classici usciti dal cono di luce. Però non tutti con gli spiriti di oggi. Grazie alla sua collezione sterminata di bottiglie, è in grado di prepararli con i veri alcolici di allora. Spiriti d'epoca, liquori e distillati che complessivamente raggiungono addirittura i 733 anni (Cognac del 1788, Kümmel del 1770, Orange Couraçao del 1860 e Angostura Bitter del 1900). E valutando ogni singola bottiglia si arriva a sfiorare le 5.500 sterline: perciò il "Salvatore's Lagacy" è il cocktail più costoso al mondo. Ma attenzione: non è puramente un ‘vintage drink', poiché è possibile riprodurre l'elisir miscelando spiriti moderni.

«Non avevo alcuna intenzione di creare il cocktail più costoso - aveva detto calabrese in una recente intervista - il mio obiettivo era il cocktail più antico».

Questo record, però, ne porta con sé un altro non troppo felice: la rottura accidentale del cognac più vecchio del mondo, risalente al 1788, anno dall'aspetto storico rilevante: George Washington fu eletto Primo Presidente degli Stati Uniti d'America, l'Australia diventò colonia Inglese. L'anno seguente sarebbe scoppiata la prima Rivoluzione Francese.

Salvatore Calabrese, tra i padri e gli innovatori della mixology mondiale, si può definire un mentore per le nuove generazioni di bartenders, non solo per le sue competenze, ma per la passione e l'entusiasmo che l'hanno portato a realizzare i suoi sogni. La sua umiltà è, con tutta probabilità, la sua maggiore qualità.

Per Calabrese, però, le sfide non finiscono mai: lascerà Londra per la nuova sfida di Hong Kong per bissare i successi ottenuti nella sua brillante quarantennale carriera. L'estate si avvicina e noi non vediamo l'ora di poter sorseggiare, in sua compagnia, un buon Negroni, nella sua Divina Costiera, il posto che non lascerà mai.

 

Articolo realizzato con la preziosa collaborazione di Fernando Schiavo (Bar San Domingo - Ravello)

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