Attualità'Gaetano Afeltra, una vita per il giornalismo', la prima biografia del grande giornalista amalfitano

'Gaetano Afeltra, una vita per il giornalismo', la prima biografia del grande giornalista amalfitano

Inserito da (redazionelda), venerdì 31 luglio 2015 11:56:23

"Gaetano Afeltra, una vita per il giornalismo" è il titolo dell'ultima fatica di Mimmo Della Monica, medico pneumologo, giornalista e saggista, originario di Vietri sul Mare e trapiantato nel pavese. Questa è la prima biografia dedicata al grande giornalista e scrittore amalfitano a cento anni dalla nascita e dieci dalla morte. Il libro (edito da Giallomania, 120 pagine) ripercorre le tappe della sua carriera, dagli inizi fino alla sua direzione de Il Giorno ; non mancano fatti di cronaca e pagine di storia che lo hanno visto protagonista; brillano i ricordi e le nostalgie negli elzeviri dedicati alla sua Amalfi.

Il libro si chiude con i ritratti che l'autore dedica a tre tra i suoi più cari amici: Dino Buzzati, Giuseppe Marotta, Indro Montanelli. Ma più che di ritratti si può parlare di racconti che mettono in risalto un rapporto più che amichevole.

Gaetano Afeltra ha rappresentato, per generazioni di giornalisti, un vero e proprio mito: non è stato soltanto un grande professionista della carta stampata, ma anche, soprattutto, un grande direttore di orchestre giornalistiche, come l'ormai leggendario Corriere d'Informazione: grazie a lui, l'edizione pomeridiana del Corriere, divenne il quotidiano del pomeriggio più letto in Italia.

Per Afeltra, come per tanti altri meridionali di talento, Milano rappresentò il favoloso porto delle nebbie. Fra il capoluogo lombardo e il giovane amalfitano, col trascorrere degli anni, col crescere dei successi e delle amicizie indissolubili, si stabilì un rapporto di vera e propria simbiosi.

Una complicità di sangue lo aveva sempre legato al suo luogo di origine: simile a quella che ci unisce talvolta umanamente ad una donna.

Amalfi riassumeva per Afeltra ogni concepibile luogo di intimità collettiva: mercato, piazza, chiesa. E mai vi fu, giorno o sera, che non pensasse alla sua Amalfi con una stretta al cuore, o non riascoltasse sillabe rauche di vecchi pescatori o venditori ambulanti esercitate all'aria aperta col consenso del sole, della pioggia, del vento.

Nei suoi elzeviri e racconti Afeltra ripescò case e famiglie scomparse, parole e pietre perdute, ridiede l'ombra di un volo di nuvole su un balcone che non c'era più, e la quieta rissa di voci nelle sere d'estate.

Don Gaetano dipinse con le parole i suoi ricordi: esempi di una tipologia fertilissima, dove in vario modo a una luce greca si coniugava un denso

fuoco saraceno; emblemi eroici e amati, da cui in ogni sua giornata, per vicoli e piazze, il piccolo Gaetano bevve senza stancarsi.

Il libro sarà presentato ad Amalfi nella seconda metà di agosto alla presenza dell'autore.

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