Avete mai sentito parlare dell'effetto farfalla? Quello che in un film di qualche anno fa veniva spiegato così: "Si dice che il minimo battito d'ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall'altra parte del mondo". Sicuramente l'effetto farfalla si ripercuote sull'economia dove il globale ed il locale non sono mai stati così vicini. Un commerciante di Amalfi ad esempio perché dovrebbe essere interessato alle ultime novità in fatto di trading automatico o delle tensioni fra Arabia Saudita ed Iran? Perché anche queste cose che sembrano così lontane possono avere un effetto diretto e quasi istantaneo nella sua vita.

Gli attacchi avvenuti con droni delle raffinerie saudite di Abqaiq e Khurais ad esempio hanno portato ad un immediato aumento del costo dei carburanti che ovviamente ha investito anche l'Italia. Questo è soltanto uno dei tanti esempi che mostrano come economia e politica oramai siano "glocali" ovvero colleghino in modo diretto la realtà globale e quella locale.

Un altro esempio direttamente legato alla Campania riguarda la Brexit ovvero l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea. Se ne parla oramai dai anni e fino ad oggi non si è arrivati ad una soluzione al tema ma per la nostra regione senza un accordo potrebbero esserci delle forti ripercussioni nell'ambito agricolo visto che secondo i dati dell'Ufficio Studi CIA - Confederazione Italiana degli Agricoltori, è proprio la Campania tra le regioni italiane ad esportare maggiormente nel Regno Unito. Per capire di quali numeri stiamo parlando, l'export italiano agroalimentare nel suo complesso verso la Gran Bretagna vale 3,3 miliardi di euro, un quarto del quale, per un fatturato di 810 milioni è rappresentato esclusivamente dal vino.

Sarebbe dunque un problema molto grande il mancato accordo per la Brexit visto che il settore agroalimentare in Campania sta conoscendo un ottimo momento con un +5.5% sul fronte dell'export totale. Tutte le province conoscono un aumento ma sotto i riflettori è soprattutto quella di Benevento che parte dai numeri più bassi ma che nell'ultimo periodo ha conosciuto un +67,6%.

Ovviamente l'economia globale ha pure un rapido effetto anche sull'industria del turismo, settore di straordinaria importanza per la costiera amalfitana e per la Campania tutta. Anche in questo caso i numeri sorridono al nostro territorio con un flusso turistico in aumento nell'ultimo triennio del 5,17% nell'ultimo triennio, 2016-2018, con la Costiera Amalfitana e la Penisola Sorrentina a fare da trino per tutta la regione.

Per incrementare ancora il roseo trend arriva la notizia, estremamente positiva, dell'accordo fra Invitalia e Rete di Sviluppo Turistico Costa d'Amalfi per un investimento di ben 28,5 milioni uero da utilizzare per l'incremento del turismo della costiera e che porterà a ben 278 nuove assunzioni.

Tra i venti progetti che saranno finanziati, ci sono 35 colonnine di ricarica per auto elettrica e la creazione di un wi-fi pubblico che possa coprire le aree non ancora coperte oltre alla volontà di offrire un brand unico per l'offerta turistica Costa D'Amalfi.

Un progetto importante che non potrà proteggere la costiera amalfitana da effetto farfalla legato all'economia mondiale ma che rafforza la vocazione turistica di alto livello del nostro territorio.