AttualitàDa Positano al Perù: Vito Fusco fissa il suo viaggio in un libro e ottiene il Patrocinio dell'Ambasciata

Da Positano al Perù: Vito Fusco fissa il suo viaggio in un libro e ottiene il Patrocinio dell'Ambasciata

Inserito da (ilvescovado), venerdì 24 marzo 2017 21:22:12

di Maria Abate

Ha fatto un viaggio in Perù e ne è tornato più ricco di prima. Un’esperienza comune a tanti amanti dell’esplorazione. Anche Vito Fusco è tornato a casa, nella sua bella Positano, pieno zeppo di fotografie e con la mente ancora sognante di chi sta via tanto tempo, in una realtà diversa dalla propria, e vi trova emozioni e bellezze nuove. Ma di quel viaggio di gennaio 2016 gli è rimasto un qualcosa di più tangibile. Un libro, che ha progettato insieme alla fidanzata per fissare su carta le emozioni di quell’esperienza, ma che è stato notato da qualcuno di molto importante. Qualche giorno fa, Vito è stato contattato dal Consigliere alla Cultura dell'Ambasciata Peruviana in Italia, Marco Antonio Alvarado Puertas, che lo ha ricevuto negli uffici di Roma e gli ha proposto il Patrocinio della pubblicazione e la traduzione in spagnolo.

D’altronde c’è poco da meravigliarsi: Vito è un fotografo per professione, a Positano è titolare dello studio Arkimedia Lab, e la qualità del suo lavoro "peruviano" era stata già apprezzata dal team Nikon, che lo ha pubblicato sul suo magazine già mesi fa (clicca qui). Noi de Il Vescovado l’abbiamo intervistato per voi, perché è sempre bello gioire insieme se un conterraneo raggiunge un bel traguardo.

L'ambasciata Peruviana in Italia ha deciso di patrocinare il tuo libro. Un libro che parla di un’esperienza vissuta, il tuo viaggio in Perù, per l’appunto. Lima, Paracas, Nazca, Arequipa, Cusco immortalate in immagini e parole, per non dimenticarle mai e - forse – per regalare qualche emozione a chi non ci è mai stato. Qual è stata la tua prima reazione?

Immensa soddisfazione e al contempo stupore. Esistono molti bravi fotografi che hanno realizzato dei lavori sul Perù, ma forse il libro mio e di Saveria (la fidanzata nonché autrice dei testi n.d.r.) ha colpito nel segno. Perché? La risposta è probabilmente racchiusa proprio in quelle foto e in quei testi. Vi racconto un aneddoto: pochi giorni prima di tornare dal viaggio feci accidentalmente cadere l'hard disk con tutte le foto. Al mio ritorno in Italia, per recuperare i file ho dovuto spedire l'hard disk ad un’azienda specializzata di Milano. Credevo di aver perso tutto, non mi sono tranquillizzato finché non mi hanno risolto il problema. Insomma, ho rischiato grosso di perdere questa grande occasione.

«Il Perù è la cassaforte dell’umiltà che si sta estinguendo» scrivi nell’introduzione al tuo libro, il cui testo è stato curato da Saveria Fiore, tua compagna di viaggio e di vita. Nel tuo percorso da fotografo hai ottenuto incarichi importanti e prestigiosi riconoscimenti: tra collaborazioni con Google ed esposizioni all’EXPO di Milano il rischio di peccare di presunzione è sempre in agguato. Ma c’è chi crede che umiltà e successo possano andare d’accordo senza tanto sforzo. Tu cosa ne pensi? Come affronti i successi e le vittorie?

Non mi importa molto del successo. Il successo è un concetto effimero, del tutto irraggiungibile. Appena si raggiunge un traguardo, infatti, ci si accorge che ce n’è un altro più importante al quale ambire. Il mio sogno è "semplicemente" quello di fotografare con lo stesso entusiasmo per tutto il resto della mia vita, cercando di realizzare bei lavori.

Perù e Costiera Amalfitana. Due paradisi incantati, due bellezze naturali, ma tanta tanta differenza nella qualità della vita. Le tue foto raccontano del tuo viaggio sudamericano in tutte le sue sfumature: ci sono gli orizzonti mozzafiato e gli scorci di vita quotidiana strappati alla gente del posto. C’è qualcosa che tramite le fotografie non sei riuscito ad esprimere?

Ci sono tantissime cose che non sono riuscito a esprimere. Nel libro ci sono foto che sono lo spaccato di un determinato lasso di tempo e di alcuni luoghi del Perù, alcuni noti, altri meno, ci sono le persone e una parte della loro vita, ovviamente non si può raccontare una nazione che, a differenza di altre del Sud America, ha delle radici profonde con il passato e che ha visto calpestare i suoi luoghi da una delle popolazioni precolombiane più importanti di sempre, gli Inca.

Ci hai anticipato che grazie al lavoro di alcuni traduttori dell'ambasciata stessa il tuo libro sarà tradotto anche in spagnolo. Fin qui è già un grande traguardo... Ma cosa ti aspetti dal futuro? Quali speri potranno essere le sorti della tua pubblicazione? E quali altri progetti hai in cantiere?

Quello che so di certo è che il libro sarà presentato ufficialmente a Roma a fine Giugno e poi una seconda tappa sarà fatta a Positano in presenza del Consigliere alla Cultura dell'Ambasciata Peruviana in Italia, Marco Antonio Alvarado Puertas, e possibilmente con l'ambasciatore stesso. Il libro tra l'altro è già ordinabile in prevendita ad un costo inferiore sul mio sito (clicca qui) Altri progetti ne ho eccome. A breve ci sarà una mostra-presentazione di un lavoro realizzato a New York, sul mondo omosessuale (clicca qui). Questo lavoro è stato premiato dal FIOF all'Orvieto Fotografia con una Menzione d'onore ed è attualmente in mostra al Palazzo dei Sette, ad Orvieto, fino al 28 marzo. Poi si sposterà in Abruzzo a Maggio e in Puglia a Luglio. Spero di poterla esporre anche qui a Positano, presto.

Galleria Fotografica