AttualitàCorriere della Sera: «Costiera minacciata. Bellezza dimenticata»

Corriere della Sera: «Costiera minacciata. Bellezza dimenticata»

I problemi della Campania e della Costa d'Amalfi al centro di una riflessione del quotidiano di via Solferino

Inserito da (redazionelda), martedì 18 agosto 2015 10:32:59

La Costiera Amalfitana al centro di un'analisi de Il Corriere della Sera, all'interno del blog tematico dedicato alle spiagge. «Ho trascorso il Ferragosto a Napoli e ho sognato di essere in un Eden percorrendo (in moto e a piedi) i sentieri delle Costiere (Amalfi e Sorrento). Poi, leggendo i dati di Legambiente, sono rabbrividito». A scriverlo sul principale quotidiano nazionale è Marco Gasparetti che, dati alla mano, sviscera i problemi atavici della Campania e del territorio. «Per ogni chilometro di costa campana, spiega uno studio sulla situazione del mare illegale, ci sono quasi quattro infrazioni: 1837 ogni anno, il 12,6% del totale nazionale- Le persone denunciate o arrestate sono 2.104, 616 i sequestri effettuati dalle forze dell'ordine. Sto leggendo le tristi pagine di Mare Mostrum, il dossier di Legambiente sulla Campania. La Bellezza salverà il mondo? - si chiede il giornalista - Sì, forse, ma prima il mondo deve salvare la Bellezza».

Non finisce qui. La riflessione si concentra poi sull'abusivismo edilizio che «sulla costa continua a essere una piaga della Campania mettendo a rischio interi tratti della costiera amalfitana, delle isole e infiltrandosi pericolosamente nel Cilento. La Campania - sottolinea Il Corriere - è al secondo posto, subito dopo la Sicilia nella classifica del ciclo del cemento sul demanio marittimo con 388 reati accertati, 213 sequestri effettuati, e un numero di persone denunciate e arrestate che ha raggiunto quota 213 Criticità sul fronte degli scarichi e del mare inquinato nel 2014 le forze dell'ordine hanno denunciato e arrestato 616 persone, effettuati 213 sequestri e registrato 470 infrazioni (il 10 % del totale nazionale) relativamente a impianti di depurazione non a norma, scarichi non allacciati alle fognature perché provenienti da case abusive, alberghi e abitazioni private che scaricano direttamente in mare o sversamenti illegali di residui industriali direttamente nei corsi d'acqua».

Già, proprio la depurazione delle acque che anche da queste pagine abbiamo più volte indicato come tristemente inadeguata e che, secondo quanto affermato da Legambiente, è causa della procedura d'infrazione in sede comunitaria aperta nei confronti dell'Italia. La Campania, purtroppo, "vanta" un posto di primo ordine in termini di numero di agglomerati depurativi posti sotto la lente. «Dagli ultimi aggiornamenti - scrive il quotidiano di via Solferino - risultano infatti 108 su 151 gli agglomerati della Campania cui viene contestata la non conformità ai dettami della direttiva comunitaria sulla depurazione. Inadeguatezza che secondo i calcoli del governo, comporterebbe, a partire dal 2016 e fino al completamento degli interventi di adeguamento richiesti, una multa di 21 milioni di euro all'anno».

Il principale giornale italiano, nel corso della sua fredda ma, ahinoi, lucida analisi ha mancato un tassello nel mosaico dei problemi con cui i cittadini ed i turisti della Costa d'Amalfi sono abituati a convivere: l'emergenza viabilità. Ieri abbiamo raccontato l'ennesima giornata di ordinaria follia che ha paralizzato le principali strade della Divina.

Un cocktail di inefficienze e di incurie che, nonostante i dati positivi che giungono dal turismo, rappresenta una zavorra non indifferente per lo sviluppo economico di un territorio che, senza voler essere troppo campanilisti, potrebbe fare ancora di più.

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