AttualitàCodice della strada, ok dalla Camera. Stretta su guida in stato d'ebbrezza e abbandono cani
Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 28 marzo 2024 11:12:58
Con 163 voti favorevoli e 107 contrari è stato approvato ieri, 27 marzo, in Camera dei Deputati, il nuovo Codice della Strada. Adesso il testo dovrà passare al Senato.
Soddisfazione per il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini: «Più sicurezza, prevenzione ed educazione, con sanzioni e norme aggiornate. Il nuovo Codice della Strada è stato approvato alla Camera con un obiettivo comune: fermare le stragi sulle strade e salvare Vite».
Tolleranza zero su chi guida in stato d'ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti (ritiro della patente per 3 anni), chi guida col telefonino in mano rischia fino a 1.000 euro e la sospensione della patente se recidivo.
Nel nuovo codice della strada stretta su chi abbandona gli animali: arresto fino a tre anni e sospensione della patente fino a un anno se l'abbandono avviene in strada. E non solo: è prevista la reclusione da 2 a 7 anni con equiparazione a omicidio stradale se l'abbandono causa un incidente mortale.
Tra le norme l'estensione dell'obbligo del casco a tutti i conducenti di monopattino: per questi ultimi obbligo di assicurazione e targa.
Ma è polemica accesissima sulle novità in tema di autovelox: nonostante sia stato introdotto l'obbligo di sottoporre i dispositivi a verifiche periodiche per garantirne la funzionalità, nel caso in cui si prendano più multe nello stesso tratto stradale, in un periodo di tempo di un'ora e di competenza dello stesso ente si paga una sola sanzione, quella più grave aumentata di un terzo.
«State dicendo al cittadino - dice l'esponente dei 5 Stelle Luciano Cantone - che può correre e accelerare impunemente per 50 minuti dopo la prima multa con l'autovelox».
Nel nuovo testo è secco il 'no' alle aree urbane a 30 chilometri orari, e si allargano le maglie delle auto a grossa cilindrata che possono guidare i neopatentati.
Secondo Andrea Casu, membro Pd in commissione Trasporti, si tratta di «una norma che guarda al passato e non al futuro della mobilità, che non raccoglie l'appello dei familiari delle vittime sulla strada a mettere la sicurezza al primo posto, che non affronta i temi della velocità, della disattenzione e del rispetto delle regole».