AttualitàAnnamaria Ruocco, quando la passione diventa arte

Annamaria Ruocco, quando la passione diventa arte

Inserito da (redazionelda), mercoledì 31 agosto 2016 17:36:37

di Alfonso Bottone

Spesso mi chiedo, nella nostra professione di operatori della comunicazione, quanto raccontare una emozione personale possa interessare ad un pubblico di lettori attento a quanto accade in casa propria, o distratto dalla polemica politica quotidiana. Ma se "le emozioni sono tutto quello che abbiamo", come Harvey Keitel ricorda a Michael Caine in una battuta di "Youth - La giovinezza", film di Paolo Sorrentino, allora raccontarne riconcilia con chi ne leggerà.

E' successo nei giorni del celebrato (e meritatamente) Gusta Minori appena concluso, entrare in chiesa. Devo convenire che non lo faccio spesso, e ne faccio ammenda. Nella maestosità della Basilica di Santa Trofimena, infatti, mi è accaduto di rivolgere gli occhi alla semplicità degli altarini nelle navate laterali, e lì mi sono imbattuto in un "trittico" di oli su tela che hanno attratto il mio interesse.

In alto, centrale, la celebrazione del "Gesù della Misericordia"; accanto, in basso, due piccoli ritratti raffiguranti l'uno Papa Woytila, l'altro Santa Faustina. Mi soffermo, come rapito, davanti al tocco dell'artista, agli occhi intensi e rassicuranti del Cristo, ai lineamenti ben delineati dei due santi polacchi.

Mi chiedo chi possa essere l'artefice di queste "emozioni". Interrogo qualche fedele e scopro l'identità della pittrice. Annamaria Ruocco, questo il nome, è amalfitana di nascita, con una lunga esperienza di vita a Londra, autodidatta, dipinge sin dalla fanciullezza. Due "personali" nel suo bagaglio di mostre, la prima nel settembre 2015, legata proprio all'edizione dello scorso anno del Gusta Minori, e quella appena conclusa tra le suggestioni del largo solaio dei pastai sempre a Minori.

Artista a tutto tondo, Annamaria Ruocco passa dall'arte religiosa alle nature morte, dai volti di donna a squarci di paesaggi anche lontani, usando non solo la tecnica dell'olio su tela a cui è particolarmente avvezza. E, nella sua forte passione artistica, non le basta il dipingere; ridà infatti vita a piccoli rifiuti, riciclandoli, creando oggetti, utensili, attrezzi. L'Arte è davvero parte di sé, le fa compagnia lungo il suo percorso di vita. Tornando alle opere nella chiesa minorese, scopro anche che la pittrice ne ha fatto dono alla comunità parrocchiale proprio nell'"Anno della Misericordia".

E i fedeli che ho incontrato sono entusiasti di questa collocazione. Merito al parroco, don Ennio Paolillo, che ha saputo valorizzare un'artista che, come tanti, non giova dei riflettori della celebrità. Allora mi perdoneranno i lettori di aver messo in comune questo moto dell'animo, ma in fondo "le emozioni sono tutto quello che abbiamo".

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