Territorio e AmbienteVittorio Perrotta è "Magister di Civiltà Amalfitana": «Abbiate sempre grandi obiettivi e la caparbietà di perseguirli»

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Vittorio Perrotta è "Magister di Civiltà Amalfitana": «Abbiate sempre grandi obiettivi e la caparbietà di perseguirli»

Perrotta, emigrato da Atrani giovanissimo nella Parigi multietnica degli anni ‘60 con l’intraprendenza dei mercanti amalfitani, è stato designato all'unanimità "Magister Civitatis Amalfie" per la XXIII edizione del Capodanno Bizantino dedicata ai commerci degli amalfitani

Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 5 settembre 2023 11:37:24

Di Maria Abate

«Auguro ad ognuno di voi di avere sempre grandi obiettivi nella vita e di perseguirli con infinito impegno e serietà».

Queste le parole di Vittorio Perrotta, dopo essere stato insignito del titolo di "Magister di Civiltà Amalfitana", durante la XXIII edizione del Capodanno Bizantino, alla presenza di Sua Eccellenza Monsignor Orazio Soricelli.

Il 1° settembre, ad Amalfi, dopo l'esibizione degli "Sbandieratori e Musici città Regia" in Piazza Duomo, il corteo storico, con oltre 100 figuranti in costume d'epoca, si è mosso verso Atrani per l'investitura del Magister, l'affascinante rito medievale ispirato all'incoronazione dei Duchi di Amalfi, presso la Chiesa di San Salvatore de' Birecto.

Perrotta, emigrato da Atrani giovanissimo nella Parigi multietnica degli anni ‘60 con l'intraprendenza tipica dei mercanti amalfitani, è stato designato all'unanimità "Magister Civitatis Amalfie" dalla commissione composta dai sindaci di Amalfi e Atrani, Daniele Milano e Luciano de Rosa Laderchi, dalla delegata alla Cultura del Comune di Amalfi Enza Cobalto, dall'assessore alla Cultura di Atrani Michele Siravo, dal presidente onorario del Centro di Cultura e Storia Amalfitana Ermelinda Di Lieto, e dagli ideatori della manifestazione, gli storici Giovanni Camelia e Giuseppe Gargano.

La XXIII edizione del Capodanno Bizantino, infatti, è stata un omaggio alla capacità imprenditoriale del territorio un tempo ricadente nel Ducato di Amalfi: dai grandi mercanti dell'era medievale che fecero ricca e potente l'antica Repubblica marinara a quei commerci instaurati dagli amalfitani dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri.

Per questo, Perrotta si pone «come esempio alle nuove generazioni perché quella mestizia che accompagna ogni tipo di emigrazione si è trasformata caparbia capacità di conquista del successo».

Dopo il momento solenne ed emozionante dell'investitura, il ritorno in Piazza Duomo per la presentazione ufficiale del Magister alla cittadinanza, con il saluto dalla scalea della Cattedrale di Sant'Andrea. A concludere la serata lo straordinario spettacolo del fuoco a cura della Compagnia "Lumen Invoco" ha incantato i presenti.

Il giorno prima, 31 agosto, durante un incontro con i cittadini a Largo Duca Piccolomini, a Vittorio Perrotta è stato donato simbolicamente il tarì, la moneta utilizzata per i traffici commerciali nell'Antica Repubblica Marinara.

«Il primo giorno in cui mi sono lanciato sui mercati francesi avevo mille franchi, vendetti solo una cravatta. Ma piano piano ho iniziato a ingranare. Tutti i soldi che guadagnavo li investivo sempre in nuova merce e una parte la mettevo da parte», ha raccontato al pubblico amalfitano, a dimostrazione che la caparbietà e la determinazione portano al successo.

«Dappertutto si può fare fortuna. Bisogna cogliere il momento. È la necessità che aiuta a riuscire nella vita... "Il miglior piatto e l'appetito", diceva mio padre. È il bisogno di lavorare nella vita il segreto del successo», ha detto.

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