Territorio e AmbienteVisitVeneto e lo strafalcione sulle rovine della Magna Grecia

Portogruaro, Veneto, Arte Greca, Arte Romana, Cultura, Territorio, Storia

VisitVeneto e lo strafalcione sulle rovine della Magna Grecia

Quando la promozione di un sito museale si trasforma in una “pubblicità comparativa” errata e di pessimo gusto

Inserito da (LdA Journals), martedì 19 aprile 2022 20:15:12

Spesso i social network vengono utilizzati dalle aziende per promuovere i propri servizi: dalla moda ai vip del momento, dai programmi televisivi più in voga ai suggerimenti per mantenersi in forma. Complice le belle giornate primaverili e le (ormai trascorse) festività di Pasqua, il 5 aprile scorso compare sui canali social (Facebook e Instagram) di VisitVeneto un post che invita gli utenti a visitare il Museo Archeologico Concordiese di Portogruaro. E fin qui nulla di strano, se non per lo scritto che accompagnava l'immagine:

"No, non sei in cima all'Acropoli di Atene, e neppure a passeggio, accaldato e a rischio insolazione tra qualche rovina della Magna Grecia. Questo è il Veneto che sa sorprendere, questo è il Museo Archeologico Concordiese di Portogruaro. La sua collezione conserva materiali provenienti quasi esclusivamente dall'antica colonia romana di Iulia Concordia, rinvenuti grazie a scoperte del tutto fortuite da parte dei ‘cavatori' di pietre della zona. Non te lo aspettavi vero?"

Cosa abbia spinto il Social Media Manager del sito istituzionale della Regione Veneto a paragonare le colonie della Magna Grecia (VIII-III sec. a.C.) alla colonia romana di Iulia Concordia (I sec. a.C.) non è dato saperlo, così come la "ratio" sottesa al maldestro tentativo di dare lustro e visibilità a un museo avvertendo l'utente sul possibile rischio di insolazione visitando la Valle dei Templi di Agrigento o il sito di Paestum. Una mossa che non è piaciuta agli utenti che, da tutta Italia, hanno commentato a migliaia e condiviso il post incriminato, tanto che nel pomeriggio di oggi, dopo 15 giorni dalla pubblicazione, i gestori delle pagine hanno pensato bene di correggere il tiro, eliminando l'improbabile paragone e lasciando solo la parte relativa alla descrizione del museo. Come è giusto che fosse stato fin dall'inizio.

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