SportGiuliano Ruocco eterno campione: orsi e lupi della Marsica si inchinano al leone della Costa d'Amalfi

Giuliano Ruocco eterno campione: orsi e lupi della Marsica si inchinano al leone della Costa d'Amalfi

Inserito da (redazionelda), domenica 13 giugno 2021 16:54:43

di Angelo Sammarco

Ennesima impresa di Giuliano Ruocco che arriva quinto nella massacrante "Ultra Sky Marathon D'Abruzzo, gara di valenza nazionale, di "96", dico novantasei chilometri di corsa lungo i sentieri del Parco Regionale Sirente Velino, con un dislivello totale di 7230 metri.

Il "Capitano" ha tagliato il traguardo dopo quindici ore, dieci minuti e sei secondi, un risultato pazzesco, nonostante non sia salito sul podio, ma qui stiamo parlando di prestazioni al limite tra l'umano e l'extraterrestre.

Molti non condivideranno perchè si soffermeranno su quel quinto posto che potrebbe apparire solo come un buon risultato e nulla più. Vi sbagliate.

E' da tempo che quando Giuliano Ruocco partecipa ad una competizione non vado più a controllare la posizione finale di classifica. E allora cosa cacchio vai a guardare? Ve lo dico subito. Mi diverto a ricercare le date di nascita degli atleti che arrivano nelle prime posizioni e faccio il confronto con il nostro immenso "Capitano".

Signore e signori non ce n'è per nessuno. Anche in questa gara ai limiti dell'assurdo per distanza, fatica e tracciato impervio, Giuliano ha dimostrato che per lui il tempo sembra essersi fermato. Per chi non l'avesse capito, Ruocco ha coperto ben novantasei chilometri, tanto per rendere l'idea è la distanza stradale da Minori a Benevento, una fatica farla anche con la macchina, qui però siamo su e giù per montagne, sterrato, pietre e polvere, caldo.

Il primo classificato è un ragazzo di ventitre anni più giovane, il secondo una decina in meno, il terzo pure potrebbe essere il figlio, e così sono arrivato fino al decimo. Di atleti nati negli anni Sessanta non ci sta nessuno, il nostro campione è addirittura dei primi anni di questa decade. Caro Capitano tu non sei normale, sei da studiare.

Tutti ci inchiniamo alla grandezza di questo atleta, patrimonio sportivo di Minori e di tutta la Costiera Amalfitana. Immagino che lungo il percorso si saranno inchinati anche i lupi e gli orsi della Marsica in segno di riverenza a questo indomabile leone.

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