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Tu sei qui: SezioniStoria e StorieMario Carotenuto e Tramonti: «L’amore per la terra natia emerge con forza nelle sue opere»
Scritto da (redazionelda), giovedì 26 ottobre 2017 11:06:43
Ultimo aggiornamento giovedì 26 ottobre 2017 11:08:43
di Antonio Giordano*
Quale primo cittadino del Comune di Tramonti sento il dovere di aggiungere, con grande commozione ed intimo orgoglio, il mio ricordo a quello di tanti per il defunto M° Mario Rosario Carotenuto.
Il Maestro nasce in Tramonti, nell'abitazione in Frazione Polvica, alle ore 7 antimeridiane del giorno 4 settembre 1922, da Amedeo - calzolaio e da Mosca Rosina - insegnante, ma lascia la natia terra ancora fanciullo.
Quante volte abbiamo orgogliosamente vantato le sue origini tramontane.
Un orgoglio mai tradito, anzi sempre rinvigorito con una presenza costante sul nostro territorio; una origine mai dimenticata, anzi sempre presente nel suo pensiero, nel suo animo, nella sua arte.
La forza di questa origine e le conseguenze nella vita del maestro si estrinsecano nelle sue opere dedicate al paesaggio dell'infanzia mai dimenticato, sempre intatto nella sua immagine fino alla fine.
Il profondo legame con la terra d'origine, i pregnanti ricordi dell'infanzia, la profonda religiosità delle origini, i delicati sentimenti del poeta - pittore trovano la loro più alta espressione e sintesi nell'opera realizzata per il Comune di Tramonti e sistemata nell'aula consiliare. L'opera rappresenta non solo la complessa, e nello stesso tempo semplice, interiorità del maestro ma di tutto il popolo di Tramonti che, nei personaggi, negli elementi della natura, nel gesto di generosità e devozione verso il Poverello d'Assisi ritrova le fonti della propria civiltà, della propria cultura, delle proprie tradizioni, del suo profondo spirito religioso. Ricordo bene l'inaugurazione del capolavoro, nell'aula consiliare, l'8 giugno del 2003. L'evento avveniva in un contesto altamente significativo per la nostra comunità: l'inaugurazione della nuova aula ristrutturata e la presentazione del nuovo stemma e nuovo gonfalone del Comune. Tre momenti indissolubilmente legati tra loro perché emblematici della vita civile e democratica della nostra cittadina. Il motto riportato nel nuovo stemma, "Intra Montes Ubertas", splendidamente coniato dal Prof. Francesco Criscuolo, trova compiuta espressione nell'opera del Maestro, che oggi campeggia nell'aula consiliare.
L'amore per la terra natia emerge con forza in tutte le opere tramontane del nostro pittore, che ha voluto raccogliere nel libro "Il Verde di Tramonti", pubblicato dalla mia Amministrazione e presentato l'8 giugno del 2013, nell'aula consiliare del Comune di Tramonti.
Come già ho avuto modo di scrivere, il suo camminare immerso nel paesaggio tramontano è una continua e paziente ricerca non solo del bello ma delle sensazioni dell'età infantile e giovanile, ove emerge l'uomo di cultura classica che riesce ad esprimere e far percepire poesia, forme e colori di poeti ed artisti che hanno segnato la cultura di tutti i tempi.
A Tramonti osserva il primo girasole che diventerà un tema dominante della sua pittura, esempio di percezione del soprannaturale nelle forme della bellezza naturale.
E forse da Tramonti si è librata la farfalla che aleggia su molte delle sue pitture, emblema di libertà e di leggerezza che, sicuramente, negli ampi spazi verdi della vallata di Tramonti ha potuto prendere forma e diventare espressione del suo spirito di uomo libero e continuamente alla ricerca del bello e del nuovo.
L'incontro con la natura di Tramonti non è solo incontro col mondo dei colori della sua infanzia ma anche degli affetti e della vita familiare. E' la ricerca spasmodica di un uomo che nella sua piena maturità vuole rivivere tutto della sua fanciullezza e giovinezza, impaziente nel raggiungerne sensazioni e colori.
Il suo viaggio tramontano si snoda attraverso le quattro stagioni; è la sintesi di un percorso di vita e di arte ricco di emozioni e di colori. Queste opere invitano ognuno di noi a leggere la propria storia personale attraverso gli occhi e i colori del nostro artista. Quanti di noi rimangono estasiati, ogni giorno, di fronte alle diversità della natura che in ogni momento ci lascia cogliere aspetti particolari; quanti avrebbero voluto, in qualche modo, fermare queste sensazioni, senza riuscirvi. E, allora, grazie al nostro Maestro perché ci ha lasciato un tesoro inestimabile nel quale sono racchiusi anche i nostri sentimenti e le nostre sensazioni inespressi e che finalmente hanno trovato forme e colori.
Non possiamo, infine, tralasciare l'impegno civico del Maestro nel nostro Comune quale membro della Commissione Beni Ambientali e della Commissione artistica del Premio Letterario Città di Tramonti.
Grazie Maestro, Tramonti custodirà il tuo ricordo per sempre.
*sindaco di Tramonti
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