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Tu sei qui: SezioniSanitàOspedale Costa d'Amalfi in zona disagiata si o no, Lanzieri: «Per certezza della vittoria aspettare fischio finale»
Scritto da (redazionelda), lunedì 18 aprile 2016 13:28:24
Ultimo aggiornamento lunedì 18 aprile 2016 13:28:24
«Le battaglie politiche in favore della popolazione sono come le partite di calcio: sono fatte di svariati passaggi, con la differenza che durano molto più di 90 minuti». Così Franco Lanzieri, consigliere del Comune di Ravello con delega alla Sanità commenta la notizia, pubblicata ieri dal Vescovado, circa il mancato riconoscimento dell'Ospedale Costa d'Amalfi in zona disagiata come riportato dalla bozza del Piano di rimodulazione ospedaliera regionale.
«Nel caso specifico - spiega Lanzieri - la battaglia contro la chiusura dell'Ospedale Costa d'Amalfi di Ravello è iniziata subito dopo il decreto 49/2010 (che prevedeva la chiusura degli ospedali di Ravello e di Agropoli, e quest'ultimo è stato chiuso) ed in particolare quella per il riconoscimento della "zona disagiata" è continuata nei primi giorni del 2015 con un'interrogazione parlamentare dell'onorevole Iannuzzi con risposta favorevole del Ministero della Salute, dura fino ad oggi e vede coinvolti la Conferenza dei Sindaci, il Comune di Ravello, i vertici della Regione, il Ministero, nonchè gli attuali commissari dell'Azienda Ruggi. Tutti, finora, hanno ben compreso e condiviso le nostre legittime ragioni anche in base a quanto stabilito dalla legge 70/015. Per cui abbiamo fondatissimo motivo di credere che la partita stia andando nella direzione del giusto riconoscimento di ospedale in "zona disagiata". Ma per essere certi della vittoria, bisogna aspettare il fischio finale. Intanto - chiosa - stiamo continuando a portare avanti la partita con serietà ed impegno».
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