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Tu sei qui: SezioniSanitàGinecologia di Cava a rischio chiusura: commissario Cantone fa ricorso in appello contro il Tar
Scritto da (ilvescovado), venerdì 6 maggio 2016 16:21:41
Ultimo aggiornamento venerdì 6 maggio 2016 16:28:45
Della chiusura, già attuata a gennaio ma poi annullata, del reparto di ginecologia dell'ospedale Santa Maria dell'Olmo di Cava de' Tirreni e del Fucito (Mercato San Severino) si parlerà in aula il prossimo 9 novembre. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha riaperto il reparto di Ginecologia e Ostetricia dell'ospedale di Cava, nonostante il basso numero di pazienti e i costi di gestione tra i motivi della chiusura iniziale, ma il commissario dell'azienda Ruggi d'Aragona Nicola Cantone ha fatto ricorso in appello contro le decisioni del Tar.
«A Cava nel reparto di maternità i locali sono in buone condizioni e anche le apparecchiature sono abbastanza adeguate - ha spiegato Ennio Clemente, il capodipartimento materno-infantile dell'azienda ospedaliera universitaria - Rimane, però, il problema del personale medico e paramedico. I ginecologi cavesi, che sono stati trasferiti al Ruggi insieme ai colleghi di Mercato San Severino, hanno infatti colmato la carenza di personale di cui soffriva l'ospedale salernitano».
E, dato che la nuova direttiva europea (29 novembre 2015) prevedono grosse restrizioni per quanto riguarda i turni, vietando a medici e infermieri di svolgere turni di lavoro superiori al limite massimo di 12 ore e 50 minuti nell'arco di una giornata, la mancanza di personale - secondo Cantone - determinerebbe per forza di cose l'impossibilità di gestire adeguatamente i due reparti cittadini.
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