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Tu sei qui: SezioniSanitàCarenza di personale e servizi all’Ospedale Costa d’Amalfi, Polichetti: «Occorre consorzio in supporto della Regione»
Scritto da (ranews), giovedì 17 maggio 2018 08:32:00
Ultimo aggiornamento venerdì 18 maggio 2018 11:22:17
Di Maria Abate
In vista della nomina del nuovo direttore generale dell'azienda ospedaliera universitaria "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno", il 21 novembre scorso, la Conferenza dei Sindaci della Costa d'Amalfi aveva inoltrato a Giuseppe Longo una missiva in cui si auspicava il potenziamento del Presidio Ospedaliero "Costa d'Amalfi" di Ravello, anche in vista dell'imminente stagione estiva. Ma finora nulla si è mosso, nonostante il plesso sia stato dichiarato, in virtù del Piano Regionale adottato due anni fa, "zona disagiata".
In merito alla spinosa questione abbiamo intervistato Mario Polichetti, dirigente sindacale della FIALS Medici Salerno e ginecologo presso il "Ruggi".
Lo scorso 14 maggio alcuni turisti feriti non hanno potuto ricevere immediatamente le medicazioni di cui avevano bisogno perché il chirurgo di turno era impegnato in un altro caso. Cosa pensa, in quanto dirigente sindacale Fials, dell'evidente mancanza di personale al plesso di Castiglione?
La mancanza di personale al Plesso di Ravello costituisce un grave danno per la popolazione della Costiera amalfitana ed un potenziale pericolo anche per le centinaia di migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo che nella stagione primavera-estate-autunno frequentano questi luoghi. Non offriamo loro un buon servizio di accoglienza e non mettiamo in sicurezza il bene primario della salute. Se le casse del sistema sanitario regionale sono vuote propongo che un consorzio di imprenditori del turismo della Costiera intervenga in supporto della Regione per coprire le spese per l'assistenza in cambio di sgravi fiscali.
Nel Piano Regionale di Programmazione della Rete Ospedaliera ai sensi del DM 70/2015 erano stati assegnati al plesso di Castiglione di Ravello ben 20 posti letto, che tutt'ora mancano. Eppure, sarebbero utilissimi vista la notevole distanza degli ospedali più vicini all'utenza della Costa d'Amalfi e le difficoltà che insorgono per raggiungerli a causa del traffico che da sempre attanaglia l'unica arteria stradale. Come si spiega questo ritardo? Cosa chiederebbe al direttore generale?
Questa è una faccenda difficile, frutto di scelte sbagliate. Personalmente, mi impegno di fare presente al Direttore generale il ritardo dell'assegnazione dei venti posti letto, ma mi rendo anche conto che hanno un costo elevato. Forse sarebbe stato meglio che il Plesso di Ravello fosse rimasto all'Asl: questa cosa avrebbe comportato sicuramente meno problemi di gestione. Purtroppo, l'accelerazione per la creazione della Facoltà di Medicina a Salerno non ha giovato all'assistenza pubblica, anche se sul piano scientifico i risultati sono lusinghieri.
È da circa tre mesi che al presidio sanitario "Costa D'Amalfi" il servizio di pulizie degli ambienti, in passato garantito per le 24 ore, viene effettuato soltanto dalle 8 alle 11 e dalle 14 alle 17. Lo scorso 25 aprile, per ragioni igieniche, è stata sospesa l'attività della sala medica del pronto soccorso del Costa d'Amalfi. Cosa pensa di queste continue riduzioni al plesso costiero?
Purtroppo, per quanto vergognoso sia stato l'episodio, anche il part time del servizio di pulizia dipende dalle scarse risorse economiche. Non è una novità. È per questo che i sindaci e gli amministratori dei paesi della Costiera dovrebbero farsi parte più attiva e chiedere con più forza più fondi e un potenziamento dell'assistenza sanitaria nel loro territorio. D'altronde, essi rispondono direttamente ai loro elettori che potrebbero essere infastiditi da questa penalizzazione in un settore così importante come l'assistenza sanitaria.
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