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Tu sei qui: SezioniLettere al VescovadoRavello, scuola: Di Palma interroga Sindaco su disaccordo tra genitori per monte ore
Scritto da (Redazione), mercoledì 30 aprile 2014 17:11:21
Ultimo aggiornamento giovedì 1 maggio 2014 16:45:46
Riceviamo e volentieri pubblichiamo testo integrale dell'interrogazione avanzata nel corso del Consiglio Comunale di stamani dal capogruppo di "Ravello nel Cuore" Salvatore Ulisse Di Palma, che si fa interprete delle preoccupazioni di alcuni genitori di alunni che l'anno prossimo dovranno frequentare la prima classe della scuola secodaria di primo grado. Diversi sono i nodi da sciogliere in quest'ambito, legati al monte ore settimanale che gli alunni sono chiamti a sostenere: il vero pomo della discordia.
Al sig. Sindaco del Comune di Ravello
La tensione relativa alla pre iscrizione dei ragazzi alla prima classe della scuola media inferiore genera in molti perplessità, amarezza e tristezza.
Nove genitori su sedici, in fase di iscrizione on line all'anno scolastico 2014/2015, avevano optato per la scelta del piano formativo da 30 ore settimanali da far svolgere ai propri figli, come previsto dal regolamento, in sette erano orientati per le 40 ore settimanali che, tradotto, avrebbe previsto 8 ore giornaliere in classe dal lunedi al venerdi.
A imporsi nel confronto democratico è stato il fronte delle 30 ore.
Amarezza, perplessità e amarezza, i motivi signor sindaco glieli rappresenterò non appena ricevuta la risposta a questa interrogazione che tende a conoscere quanto segue:
1) Quali sono i motivi di tali dissapori?
2) Cosa è stato fatto o s'intende fare da parte dell'amministrazione comunale per salvaguardare livelli occupazionali, visibilità e storia di gloriosa istituzione scolastica?
3) Si è pensato all'eventuale danno psicologico che si potrebbe arrecare a questi ragazzi dividendoli?
4) Il signor sindaco lo sa che oltre il rischio della soppressione della classe si perde anche l'ora di strumento musicale dato che tale attività il numero minimo di ragazzi è fissato in 12 unità?
Concludo l'interrogazione dicendo che un contributo alla discussione è stato trasmesso dal gruppo consiliare " Ravello nel Cuore " al quotidiano on line "Il Vescovado" di cui vi allego copia a ogni singolo consigliere comunale.
Chiedo al signor sindaco congiuntamente alla risposta verbale di poter aprire eventualmente anche la discussione considerata l'importanza della problematica.
Il gruppo consiliare " Ravello nel Cuore "
Dott. Salvatore Di Palma
PROPOSTA RAVELLO NEL CUORE
INSIEME ... NO GRAZIE!
C'è una tristezza di fondo nella querelle che vede impegnati su opposte scelte le mamme di Ravello, schierate appassionatamente sul monte ore che i propri figli dovrebbero effettuare.
La tristezza va letta nella non capacità di disporre di strutture scolastiche degne di tale nome, della approssimativa gestione della refezione, della divisione tra compaesani che dovrebbe essere all'unisono accompagnamento affettuoso al passaggio dalla scuola elementare a quella che è l'istruzione successiva della cosiddetta scuola media.
Tristezza sempre più accentuata perché in questo benedetto paese, neanche nella scelta scolastica ci si trova d'accordo, segno che mancano gli uomini di buona volontà, manca un accompagnamento amministrativo, manca la lungimiranza che lascia intravedere la soppressione di una classe di un'Istituzione storica e gloriosa.
E da qui a breve la perdita di un occasione di far vivere scolasticamente assieme bambini che vivono nello stesso paese, che potrebbero avere vincoli di parentela , consuetudini di attività extrascolastiche, un intero mondo, in buona sostanza in comune.
Scegliere una soluzione piuttosto che un'altra è cosa abbastanza riduttiva e per le premesse penalizzante.
Potrebbero aver ragione i fautori delle 40 ore o, perché no, quelli delle 30 ore ma è poca cosa rispetto allo spettro di dividere bambini che hanno cementato la loro crescita durante questo ciclo di 5 anni, bambini che diventati adulti un domani, ricorderanno sempre e comunque non l'Università, né i compagni di corso ma solo e semplicemente gli amichetti degli otto anni di frequenza obbligatoria.
A nessuno è passato per un attimo per la mente il danno anche di tipo psicologico che potrebbe capitare a qualcuno di questi ragazzi?
Pensate solo per un attimo al distacco - tradimento del compagno di banco, del trauma che potrebbe crearsi dividendoli in quella tenera età.
Perché ciò non avvenga c'è bisogno di ritrovarsi, di riunirsi, di esperire nuovi tentativi volti al raggiungimento dell'obiettivo comune che deve essere solo quello di non dividere questi ragazzi.
Incontratevi ancora amici genitori, incontriamoci per trovare una soluzione che potrebbe essere possibile.
Sig. sindaco non so quanto abbia fatto o stia facendo per evitare che si abbiano danni irreparabili dalla eventuale soppressione della prima classe della scuola media di Ravello o dalla divisione dei ragazzi ma, ci viene di pensare e proporle quanto segue: " la quadratura del cerchio potrebbe trovarsi nel convincere tutti a scegliere le trenta ore, lasciando a quanti hanno optato per le 40 ore di lasciare i figli a scuola per le restanti ore in attività ludiche, ricreative e/o di sostegno che " motu proprio" la civica amministrazione potrebbe organizzare e finanziare, favorendo associazioni del territorio adatte allo specifico.
Ci sarà da firmare un protocollo d'intesa con l'associazione o le associazioni.
Ci sarà un progetto specifico.
Sig. sindaco lei è disposto a parlarne con i genitori , il dirigente scolastico, con le associazioni e con i consiglieri comunali?
Sig. sindaco è disposto a farle proprie tali proposte?
E' possibile risolvere tale problema solo se uniti partoriremo il progetto.
Il gruppo consiliare " Ravello nel Cuore "
Dott. Salvatore Di Palma
Dott. Luigi Mansi
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