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Tu sei qui: SezioniDall'Italia e dal MondoSe Israele ed Emirati Arabi dialogano al Cafe Milano di Franco Nuschese
Scritto da (Redazione), giovedì 17 maggio 2018 23:12:01
Ultimo aggiornamento venerdì 14 agosto 2020 07:16:13
WASHINGTON DC - Ufficialmente i loro governi non parlano. Gli Emirati Arabi Uniti non riconoscono neppure formalmente l'esistenza di Israele.
Ma l'incontro casuale (?) dello scorso marzo a Washington tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l'ambasciatore degli Emirati negli Stati Uniti Yousef al-Otaiba, fa luce su uno dei segreti del mondo arabo: i legami pacifici tra Israele e alcuni dei suoi vicini arabi che stanno emergendo sempre più in campo aperto poiché trovano una causa comune contro l'avversario reciproco Iran.
A darne notizia è il Washington Post in un dettagliato articolo del 12 maggio scorso secondo cui il locale dell'incontro "occasionale" è stato il Cafe Milano, il raffinato ristorante di Franco Nuschese (nella foto in basso), l'ambasciata del gusto italiano a Washington, luogo d'incontro prediletto da politici, da Barack Obama ai membri del gabinetto di Trump a diplomatici e business men che gravitano nella capitale americana.
Dinner diplomacy: Netanyahu's unusual run-in with UAE envoy
Lo scorso marzo Netanyahu si trovava nella capitale degli Stati Uniti per una conferenza annuale politica pro-Israele. Stando a quanto racconta il Washington Post quella sera era a cena con sua moglie Sara. All'interno del ristorante c'era anche Yousef al-Otaiba che ospitava Brian Hook, il capo della pianificazione politica del Dipartimento di Stato, insieme all'ambasciatore del Bahrain, Sheikh Abdullah bin Rashed bin Abdullah Al Khalifa.
Il Cafe Milano è il luogo in cui vengono siglati i migliori accordi in ossequio all'adagio che i migliori affari si fanno a tavola: lo sanno bene i giornalisti statunitensi, spesso e volentieri a qui a Georgetown.
Prima di lasciare il locale Netanyahu e sua moglie si sono fermati al tavolo di Yousef al-Otaiba in un momento di cordialità con sorrisi e strette di mano tra il primo ministro israeliano e i due ambasciatori.
Né gli israeliani né gli Emirati hanno rivelato pubblicamente l'incontro. nè tantomeno il "nostro" Franco Nuschese.
L'interazione non svela certo legami tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti ma fa luce sul modo in cui la cooperazione amichevole tra lo stato ebraico e le nazioni del Golfo Arabo, fino a poco tempo fa mantenute dietro le quinte, si stanno insinuando nell'opinione pubblica.
«È diventato un segreto di Pulcinella, anche se non è affatto un segreto, dimostrato in modi pubblici che rompono i tabù e importanti per iniziare un processo di preparazione dei cittadini arabi a condividere l'opinione della leadership araba secondo cui Israele è un partner strategico», ha detto Dan Shapiro, ex ambasciatore americano in Israele. «Ma c'è un pericolo nell'esuberanza irrazionale. Questo è un processo molto fragile».
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