(ANTEPRIMA) Sono quasi due anni che la strada provinciale 1 Ravello - Valico di Chiunzi è ufficialmente interdetta al traffico veicolare in seguito agli smottamenti del 31 ottobre 2012 che ne decretarono l'alta pericolosità. Gli ultimi, in ordine di tempo, il 1° settembre scorso causati da improvvise bombe d'acqua.
Sono stati 22 mesi di immobilismo politico, a tutti i livelli, con cittadini e turisti (e politici più o meno importanti) che hanno continuato a percorrere la principale arteria turistica per Ravello, a loro rischio e pericolo, ben consci che un improvviso acquazzone avrebbe potuto generare una tragedia.
In 22 mesi abbiamo assistito a rimpalli di competenze tra i diversi Enti preposti ad intervenire per la mitigazione del rischio idrogeologico sul vallone di proprietà privata.
E finalmente qualcosa si muove. Proprio nei giorni scorsi è stata la Comunità Montana "Monti Lattari" a dare un primo e chiaro segnale che potrebbe dare inizio, una buona volta, alla risoluzione delle ataviche difficoltà.
Con delibera numero 45 del 3 settembre 2014, la giunta esecutiva, presieduta dal sindaco di Scala Luigi Mansi e composta dagli assessori Antonio Giordano (sindaco di Tramonti) e Giuseppe Giordano, ha dato mandato al settore tecnico e agrario di promuovere una dettagliata progettazione da candidare, con urgenza ed insistenza, al finanziamento regionale da destinare al ripristino della stabilizzazione del versante alle pendici del monte Cerreto che, nel corso delle continue piogge, funge da letto di caduta di ghiaia e pietrame rotolante sulla carreggiata d'asfalto.
Una progettazione complessa, per la quale è stata impegnata la somma di 10mila euro e che dovrà comportare, per opportune ragioni tecniche, sinergie lavorative di composite professionalità che dedichino all'intervento minuziose analisi e mirati tratteggi tecnici.