Nel corso di un'importante operazione di repressione della pesca illegale, la Guardia Costiera di Salerno ha sorpreso un peschereccio in attività di pesca a strascico nelle acque antistanti la località Erchie del Comune di Maiori, ad una distanza di circa 600 metri dalla costa, su un fondale di circa 40 metri.
I militari hanno fatto scattare l'operazione utilizzando lo speciale gommone "Hurricane", capace di una velocità di circa 40 nodi (70 Km/h circa) che, insieme alla dipendente motovedetta CP 854, ha intercettato l'imbarcazione ancora intenta a salpare la rete.
L'unità è stata, così, scortata dai mezzi della Guardia Costiera nel porto di Salerno, dove si è proceduto al sequestro della rete e alla successiva contestazione di una sanzione di 2mila euro a carico del Comandante del peschereccio.
Nel corso dell'operazione sono stati, altresì, recuperate altre due reti a strascico.
La pesca a strascico effettuata in zone non consentite è fonte di notevole impatto sull'ambiente marino: le reti distruggono o asportano qualunque cosa incontrino sul fondale, pesci, invertebrati, coralli, alghe, posidonie, etc., lasciando un ambiente alterato, dove le comunità biotiche originarie potranno reimpiantarsi solo dopo molto tempo. Proprio per evitare questo, la legge italiana vieta la pesca a strascico sottocosta (entro le 1,5 miglia marine o al di sotto della batimetrica dei 50 metri), dove queste comunità complesse si sviluppano.
Questa operazione, inquadrata nella più ampia attività condotta dalla Capitaneria di porto e dalla Guardia Costiera di Salerno, tesa alla vigilanza e repressione della pesca illegale e delle attività esercitate in danno dell'ecosistema marino, si aggiunge ad analogo sequestro di rete a strascico operato lo scorso novembre.