(ANTEPRIMA) Ancora deserta l'asta per la vendita l'albergo Furore Inn Resort. Il 18 luglio scorso non si è presentato nessuno alla vendita con incanto del complesso alberghiero la cui base d'asta.
Nonostante la diminuzione del prezzo base di oltre due milioni di euro dopo le ultime tre udienze di vendita andate deserte. Dunque nessun acquirente, neanche per 4 milioni di euro. Se ne parlerà alle prossime vendite, fissate per il 5 dicembre 2013 (senza incanto) ed eventualmente il 19 dicembre (con incanto), con il prezzo posto a base d'asta che subisce una leggera diminuzione: da 4 milioni a 3,8.
Dunque nessun interesse - almeno per ora - è stato concretamente dimostrato per il complesso da 25 camere con centro benessere, ristoranti, piscine, campo da tennis, realizzato su vari terrazzamenti degradanti verso il mare, partendo dal piano terra e fino al quinto livello sottostrada con l'ex blocco centro ricreativo della superficie di mq 275 circa, con terrazza di 35 mq e casa rurale di 177 mq. Sono due anni ormai che la struttura è chiusa e sembra essere costretta ad attendere per conoscere il proprio futuro.
Un resort che negli ultimi anni ha attraversato più di una turbolenza sia giudiziaria che economica. Dopo l'inchiesta per presunte violazioni urbanistiche, da cui sono usciti prosciolti tutti gli indagati, la società aveva deciso di mettere in liquidazione l'albergo per fronteggiare una complessa situazione debitoria. Si è poi arrivati alla procedura esecutiva, promossa dall'istituto di credito Bnl, e la proprietà dell'immobile è stata messa all'asta.
Il giudice esecutivo aveva già fissato quattro udienze di vendita, prima con un prezzo base di 8 milioni e 205mila euro, poi scesi a 6 milioni e 154mila euro due anni fa, 4,5 milioni la scorsa estate, fino ai 4 di quest'anno. In tutti e quattro i casi, però, l'asta è andata deserta.
La storia del "Furore Inn Resort" inizia nei primi anni Ottanta con la progettazione di un complesso turistico-sportivo da realizzare in contrada Sant'Elia.
La struttura principale fu costruita, direttamente dal Comune, quando il piano urbanistico territoriale dell'area sorrentino-amalfitana non era ancora legge regionale. Successivamente venne costituita la "Futura srl", una società mista con la partecipazione diretta dell'amministrazione comunale, che predispose e presentò un progetto di completamento.
Nel 1997 il salto definitivo: dopo l'iter burocratico, l'inizio dei lavori che poneva fine a tutti gli ostacoli, che si erano frapposti, per il completamento del complesso ricettivo. Il Furore "Inn Resort", dunque, dal settembre del 2001, divenne realtà con le sue attrezzature sportive (piscina, palestra, fitness, campo da tennis, e centro benessere), le 25 camere per l'ospitalità turistica, il ristorante e le strutture complementari.
A settembre del 2003, invece, scoppia lo scandalo. Si ipotizza, infatti, che per la costruzione della struttura ci sarebbero delle irregolarità. Una tesi che la Cassazione ha rigettato completamente, assolvendo tutti gli imputati dai reati contestati.