Esplode in Costiera amalfitana il problema dei ciclisti che, soprattutto nei giorni prefestivi e festivi prediligono per le loro passeggiate la statale 163. La loro presenza, però, rappresenta spesso un pericolo, giacché molti appassionati delle due ruote sono indisciplinati e spesso hanno la pessima abitudine di invadere quasi tutta la carreggiata, procedendo a volte non in fila per uno, come prevede il codice della strada, ma affiancati in due, tre ed anche quattro persone. Il più delle volte si tratta di dilettanti allo sbaraglio che, immaginando la tappa della vita, non fanno altro che creare seri pericoli alla viabilità.
A darne notizia il quotidiano "La Città" in un articolo a firma di Antonio Di Giovanni.
La conseguenza è che sono in aumento gli incidenti, più o meno gravi, che coinvolgono automobilisti e cicloamatori su queste strade, e si moltiplicano anche gli episodi di insofferenza tra le due categorie. Il codice della strada, all'articolo 182 prevede appunto che "i ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro".
L'infrazione comporta una multa che va da 23 a 92 euro. I controlli, però, sono rari e ai ciclisti sembra sia concessa una sorta di "impunità" che tra l'altro potrebbe andare anche a loro rischio.
Tra l'altro sull'Amalfitana le curve e il ristretto piano stradale sono già da soli un costante pericolo per entrambe le categorie.
Visto l'aumento dei cicloamatori sulle strade, un maggiore rispetto delle regole stradali potrebbe giovare a tutti. Ma soprattutto, per evitare incidenti anche mortali, sarebbe il caso che l'Anas, la Provincia di Salerno o le stesse amministrazioni comunali prendessero in seria considerazione la realizzazione di corsie preferenziali per i ciclisti, come sta avvenendo in molte città italiane ed europee. In questo modo si eviterebbero incidenti e si offrirebbe ai cicloamatori la possibilità di praticare uno sport sanoal riparo da pericoli, ed agli automobilisti di guidare senza la preoccupazione di problemi.