Scritto da Il Foglio Costa d'Amalfi (redazione),
venerdì 29 gennaio 2010 09:02:04
"Nuda, contro il muro di un garage, con le mani legate dal filo da pesca". Il terribile racconto che la bimba di quasi 14 anni ha fornito ai giudici del tribunale dei minori di Saleno e poi a quelli della procura, è allucinate. A riportate qualche passaggio del lungo e angosciante racconto è il quotidiano Il Mattino che in un articolo a firma di Piera Carlomagno riferisce addirittura che bimba era stata "appesa tra gli ortaggi ai ganci di ferro". E ci sarebbe anche un video "nascosto nella custodia del film "La Sirenetta", tra le migliaia di file sequestrati, anche di questo gioco, di inaudita e straziante violenza".
Il Mattino riferisce che si è trattato di due anni di racconti, "precisi, circostanziati, in cui la piccola si aiutava con disegni, appunti, colori per ricordare le cose più importanti, i momenti più dolorosi". "Non si sa, non si saprà mai, chi per primo ha violato quel corpo innocente con un rapporto sessuale completo - si legge nell'articolo - Il padre o l’altro. Chi ha abusato prima di lei la bambina non lo ricorda, sa che è successo intorno ai sette anni. Aveva già partecipato ai rapporti sessuali tra suoi genitori, col fratello, col vicino, con la figlia piccola del vicino".
Poi le cose peggiorarono, prosegue Il Mattino: "Il vicino diventò «il suo vero padrone», bastava che facesse un colpo di tosse: era il segnale, lei doveva obbedire, andare in camera con lui. Sua madre sapeva e taceva, restava a chiacchierare con la moglie dell’uomo quando la portava lì nel pomeriggio, per prendere un caffè - prosegue - Poi suo fratello cominciò a pretendere di sapere tutto quello che il vicino le faceva, il copione si ripeteva ogni volta con lui. La bambina ha parlato di oggetti con cui il suo corpo veniva violato. Chiavi, mollette, una carota di plastica, la siringa dei dolci" prosegui la lettura su Il Foglio Costa d'Amalfi