Salute e BenessereÈ tempo d’uva, frutto simbolo di mediterraneità e benessere

È tempo d’uva, frutto simbolo di mediterraneità e benessere

Inserito da (ranews), sabato 8 settembre 2018 17:25:29

Di Valentina Di Giovanni*

È giunto settembre, dunque è tempo di uva. Questo succoso frutto è uno dei simboli della mediterraneità per eccellenza. Sin dai tempi più remoti l'uva ha rappresentato il simbolo del benessere sulle nostre tavole. L'uva è ricchissima d'acqua (per circa l'80%), apporta zuccheri pronti all'uso e grazie alle sue proprietà esercita diversi effetti benefici sull'organismo. Dal punto di vista nutrizionale per 100 grammi di uva bianca vi sono 62 kcal. Di cui 80 gr di acqua; 0,5 g di proteine; 0'1 g di lipidi e 15,6 g di carboidrati e 1,5 g di fibre. Inoltre, abbiamo 1,0 mg di sodio: 192 mg di potassio, 0,4 mg di ferro e 27 mg di calcio.

Il sapore dell'uva dolcissimo poiché è ricca di zuccheri direttamente assimilabili quali glucosio, fruttosio, levulosio, mannosio. Il succo d'uva è un potente antiossidante, sembra che un solo bicchiere di succo d'uva eguagli l'apporto di antiossidanti di un'abbondante porzione di frutta e verdura. Il succo d‘uva possiede tutto il concentrato zuccherino di questo frutto, per questo è sicuramente tra le migliori alternative allo zucchero. Numerosi studi sono stati effettuati per comprendere a pieno le proprietà nutritive dell'uva; da questi studi si è infatti evinto che questo frutto permette di prevenire patologie cardiache. Ciò è dovuto dalla presenza di flavonoidi, ovvero dei componenti essenziali per la fisiologia delle piante che hanno diverse proprietà sul nostro sistema cardiovascolare. I flavonoidi, sono gli antiossidanti naturali per eccellenza, quindi sanno inibire la formazione dei radicali liberi dell'ossigeno (ROS) e dell'ossidazione del colesterolo cattivo-LDL che costituiscono tra le principali cause dell'arteriosclerosi. Inoltre, si è riscontrata anche la presenza di un importante flavonoide ovvero la quercetina, presente principalmente nell'uva rossa, che è una straordinaria fonte di energia, capace di dare la carica a chi soffre di spossatezza e fornire sostegno nell'attività sportiva.

Il segreto delle proprietà benefiche dell'uva, soprattutto di quella nera, risiede nella sua buccia, dove è presente il resveratrolo, un fenolo che protegge la pianta da batteri e funghi. Sull'uomo, il resveratrolo, oltre alla sua azione antibatterica, dimostra le sue proprietà antitumorali e la sua capacità di proteggere il cuore, rendendo il sangue più fluido ed evitare la formazione di placche trombotiche. Il resveratrolo è tra i flavonoidi più studiati per i suoi effetti benefici nel contrastare patologie degenerative come Alzheimer e arteriosclerosi. È stata definita "sostanza anti-tumorale" perché lo stesso meccanismo che previene le lesioni arteriosclerotiche contrasta anche la diffusione di metastasi tumorali. La sua attività è particolarmente efficace nel prevenire il tumore al seno ed al colon, come dimostra uno studio condotto all'Università di Milano. Tra gli altri suoi effetti, riesce a inibire l'alterazione del colesterolo-LDL prevenendo così la degenerazione del sistema cardiovascolare. La comunità scientifica punta la lente d'ingrandimento sul resveratrolo per la sua capacità di prevenire o rallentare la degenerazione progressiva delle cellule celebrali tipica delle malattie come il morbo di Alzheimer e la demenza senile.

Ma le proprietà benefiche dell'uva sono molte altre: Nell'uva si ritrovano anche ottime quantità di minerali, tra questi spicca il boro. Il boro agevola l'assorbimento del calcio nelle ossa e aiuta a prevenire l'osteoporosi. Questo minerale è capace anche di ricavare tutta l'energia dagli zuccheri che servirà a mantenere efficiente la funzionalità cerebrale e mnemonica. Inoltre, è una buona fonte di vitamina A, C, e K che insieme agli antiossidanti ed ai minerali, rafforzano il sistema immunitario.

L'uva non è priva di controindicazioni, soprattutto se il consumo è consistente. In caso di diabete, gastrite e coliche, il consumo di uva dovrebbe essere moderato e gli acini andrebbero masticati con molta cura, magari eliminando bucce e semi.

*biologa nutrizionista

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