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Tu sei qui: RubricheGusto GiustoGli 'Ndunderi' di Santa Trofimena [RICETTA]
Scritto da (redazionelda), domenica 12 luglio 2015 09:50:22
Ultimo aggiornamento martedì 13 luglio 2021 07:29:52
Tra fede, tradizione e gastronomia, si sa, esiste un legame imprescindibile, specie per noi del Sud.
La profonda devozione delle popolazioni della Costa d'Amalfi si manifestava anche a tavola, con la preparazione di particolari pietanze nel giorno delle feste religiose.
Per Santa Trofimena, nelle case di Minori, è antica usanza cucinare diverse pietanze che si tramandano di padre in figlio e che sono state legate da sempre alla figura della santa protettrice. Una di queste è senza dubbio lo "Ndundero", minorese.
La ricetta di questo particolare tipo di pasta a mano è antichissima, pare che sia una variante delle "palline latine" di origine romana, un alimento a base di "farina caseata" cioè farro e latte cagliato.
Furono i pastai di Minori a modificarne la ricetta, gli stessi che, nel Settecento, valicarono i Lattari per trasferirsi a Gragnano dove impiantarono la moderna industria della pasta.
La ricetta attuale prevede un impasto di farina e latte cagliato oppure ricotta, tuorli d'uovo, formaggio di vacca grattugiato, sale, pepe e noce moscata.
La lavorazione deve avvenire a mano: l'impasto va ridotto in un lungo cordone, non troppo sottile, e poi tagliato a tocchetti che vanno resi concavi dalla leggera pressione di un dito o di due dita a seconda della grandezza stabilita.
Dopo, i tocchetti si fanno scivolare sulla concavità di una grattugia, su una forchetta, o su un'apposita tavoletta rigata detta "pettine".
Il condimento privilegiato per gli "Ndunderi" è il ragù di carne ma può essere sostituito da un sugo a scelta.
INGREDIENTI (dosi per 4 persone):
- 200 gr. RICOTTA di vacca
- 125 gr. FARINA
- 2 TUORLI
- 15 gr. FORMAGGIO di vacca grattugiato
- q.b. SALE
- q.b. PEPE
- q.b. NOCE MOSCATA
PROCEDIMENTO:
- Porre a fontana su uno spianatoio la farina.
- Collocare nel centro la ricotta, il sale, la noce moscata, i tuorli e il formaggio.
- Impastare il tutto in modo da ottenere un composto compatto.
- Ridurre il panetto in lunghi cordoni spessi poi tagliarli a tocchetti.
- Rendere concavi ogni singolo gnocco effettuando una leggera pressione con uno o due dita a seconda della grandezza stabilita.
- Scivolare la pasta sulla grattugia o su una forchetta o su un'apposita tavoletta rigida detta "pettine".
- Cuocere gli ndunderi in acqua bollente.
- Condire la pasta con sugo a piacere e servire.
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