PoliticaVietri sul Mare, Sindaco De Simone su scuola Dragonea: «Continui imprevisti hanno rallentato, ma lavori finiti entro l'anno»

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Vietri sul Mare, Sindaco De Simone su scuola Dragonea: «Continui imprevisti hanno rallentato, ma lavori finiti entro l'anno»

«La vera sorpresa è stata trovare le colonne portanti, fatte in cemento armato agli inizi degli anni sessanta, completamente usurate e “mangiate”. In questi giorni si è registrato un ennesimo imprevisto dovuto alla consistenza del tetto»

Inserito da (Redazione LdA), martedì 17 maggio 2022 16:49:26

Da due anni la scuola elementare nella frazione Dragonea di Vietri sul Mare è chiusa per i lavori di adeguamento sismico e di riqualificazione energetica, possibili grazie a un finanziamento ricevuto dal Ministero dell'Istruzione per un totale, tra spese progettuali e lavori, di un milione e centomila euro.

L'ultimo atto inerente la vicenda sono le dimissioni del direttore dei lavori, l'architetto Gennaro Torre. Con determina 448/2022 del 12 maggio scorso, l'ufficio tecnico comunale ha individuato il nuovo responsabile nell'architetto Felice Califano.

Dopo la protesta del Comitato Civico Dragonea, giovedì 19 maggio il Primo Cittadino di Vietri sul Mare, Giovanni De Simone, incontrerà un gruppo di genitori per riferire in merito ai ritardi nei lavori.

«Con l'amministrazione precedente, conoscendo in parte le criticità del plesso, decidemmo di candidare al finanziamento Dragonea, anche perché è la frazione più popolosa e quella in cui ancora avevamo un buon numero di iscritti. Cosa che purtroppo sta regredendo anche lì: l'anno prossimo, parlando con il dirigente scolastico, riusciremo a fare a malapena tre classi, ma questo è un problema di altro carattere, che forse in questo caso non va affrontato. Tornando al finanziamento, siamo entrati in graduatoria ed è stato finanziato, abbiamo fatto la gara di appalto e a gennaio 2020 sono partiti i lavori di messa in sicurezza».

«Il lavoro - prosegue De Simone - consisteva in un rafforzamento del plesso per dare la possibilità di renderlo antisismico, quindi andava affrontato dalle fondamenta. La vera sorpresa è stata trovare le colonne portanti, fatte in cemento armato agli inizi degli anni sessanta, completamente usurate e "mangiate", quasi dimezzate ed alcune ad un quarto di quello che dovevano essere, quindi, oltre al fermo di quasi sei mesi dovuti al Covid, si sono registrati disagi e aumento dei tempi di lavoro, per mettere in sicurezza l'edificio, in molti casi dovendo rifare quasi daccapo, senza poterlo abbattere, cosa non consentita dal PUT».

«In questi giorni si è registrato un ennesimo imprevisto dovuto alla consistenza del tetto, anche qui va fatto un ulteriore intervento, non previsto nel progetto, per mettere in sicurezza il tutto. La situazione che è stata riscontrata in copertura non poteva essere conosciuta durante la progettazione in quanto erano in corso le lezioni e non si poteva sgomberare l'edificio prima dell'inizio dei lavori».

«Abbiamo avuto un incontro con la ditta, il nuovo direttore dei lavori ed il RUP, per capire cosa stesse accadendo e quale era la soluzione da farsi per proseguire i lavori, varie sono state le ipotesi presentate, martedì avverrà un ulteriore incontro di tipo tecnico per decidere il da farsi, l'ordine categorico dell'amministrazione è stato quello di consegnare i lavori entro l'anno corrente per dare la possibilità ai ragazzi di tornare alla propria scuola, ovviamente garantendo la sicurezza dell'edificio», ha specificato De Simone.

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