PoliticaSindaco Ravello replica a Naddeo: «Non presenzierò a inaugurazioni di 24 e 25 aprile»

Sindaco Ravello replica a Naddeo: «Non presenzierò a inaugurazioni di 24 e 25 aprile»

Inserito da (redazionelda), sabato 18 aprile 2015 15:05:56

«Egregio Commissario, leggo con stupore la Sua dichiarazione in merito al ricorso al Tar avverso il provvedimento che ha disposto - ma sarebbe meglio dire, imposto - la Sua nomina a Commissario della Fondazione Ravello». Così il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, replica al commento del commissario della Fondazione Ravello, Antonio Naddeo, circa il ricorso al Tar sul suo provvedimento di nomina.

«Detto ricorso, infatti - prosegue il primo cittadino in una nota trasmessa a Naddeo - avverso una procedura illegittima ed un'azione prevaricatrice del socio fondatore Regione Campania, dunque non inutili "cavilli giuridici", era stato ampiamente preannunciato dai Consiglieri di indirizzo e da me stesso, per ultimo, nel corso dell'incontro avuto presso il Suo ufficio a Roma. Incontro, tra l'altro, da me espressamente voluto dopo che non avendo avuto il piacere, pur nella mia qualità di Sindaco della città che dà il nome, e non solo il nome, alla Fondazione, di poterLa accogliere a Ravello in occasione del Suo insediamento. Mi preme chiarire, inoltre, che in quell'unico incontro non vi è stata alcuna condivisione sulle "scelte strategiche per il bene della Fondazione" e ne è testimonianza la nomina del Collegio dei revisori da parte Sua, della quale ho avuto conoscenza solo attraverso la lettura dei documenti a me trasmessi in quanto rappresentante del socio fondatore Comune di Ravello. Ancora una volta, poi, devo rappresentare che lungaggini e ritardi nella preparazione del RavelloFestival, inesistenti per espresso riconoscimento dei collaboratori della Fondazione con i quali Lei dice di operare in questo momento, Le vengono prospettati, e vengono agitati verso l'esterno, al solo fine di rafforzare una decisione, quella del commissariamento, da tempo presa al solo scopo di impedire alla maggioranza dei rappresentati dei soci fondatori nel Consiglio di Indirizzo di operare scelte autonome e diverse da quelle della precedente governance. Come ho avuto modo di dirLe nel corso del nostro chiaro e schietto colloquio presso il Suo ufficio, ritengo pretestuose le ragioni che hanno portato al commissariamento della Fondazione e ancora possibile porre riparo agli errori compiuti, rendendo immediatamente operativo il Consiglio di indirizzo legittimamente insediato. Mi spiace, infine, doverLe preannunciare che non presenzierò alle cerimonie di inaugurazione previste per il prossimo 24 e 25 aprile, visto il perpetuarsi di atteggiamenti ostativi e provocatori nei confronti del Comune di Ravello. Da ultimo, l'aver continuato, nonostante che con Lei ne avessimo condiviso l'inopportunità, ad omettere la pubblicazione dei loghi dei soci fondatori, Comune e Provincia, sugli inviti e sui manifesti distribuiti e affissi nelle bacheche della Città, pur in passato sempre presenti. Ciò sull'assurdo presupposto che la presenza dei simboli dei soci fondatori, padroni di casa dei luoghi che ospitano l'evento, debba essere legata alla contribuzione economica degli Enti partecipanti. Volendo seguire l'astruso ragionamento direi che il contributo di Ravello è incommensurabile e di certo non quantificabile in moneta sonante!»

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