PoliticaRinascita Ravellese torna su Fondazione: duro attacco a consigliera Paola Mansi

Rinascita Ravellese torna su Fondazione: duro attacco a consigliera Paola Mansi

Inserito da (redazionelda), mercoledì 11 maggio 2016 15:04:59

«Che Insieme per Ravello con Paolo Vuilleumier e Paola Mansi fossero alla frutta, era noto da tempo ed oggi lo è ancora di più. Ma che la Consigliera Mansi avesse bisogno di scendere così in basso e sovvertire la verità tentando di far diventare un trionfo il fallimento più assoluto, proprio non lo avremmo immaginato». Così la lista Rinascita Ravellese guidata dal candidato sindaco Salvatore Di Martino replica alle rassicurazioni rese venerdì scorso dalla consigliera comunale e di amministrazione della Fondazione Ravello, Paola Mansi, circa la situazione economica dell'ente che organizza il Festiva di Ravello (clicca qui per rileggerle).

«Consigliera Mansi, evidentemente era così presa dal curare i suoi interessi personali e familiari - continua la nota redatta dal gruppo Rinascita Ravellese rivolta direttamente alla consigliera - che non si è accorta in 9 mesi di sua presenza nel CdA della Fondazione, che i soldi che solo oggi sono arrivati in Fondazione, come lei ha scritto su facebook,: "la terza quota del PAC 2013/2015 pari ad Euro 1.200.000; la seconda quota del PAC 2015/2016 pari ad Euro 1.200.000", sono soldi da altri procurati e non da lei, sono soldi già spesi da oltre un anno e rendicontati da altri e non da lei, ma soprattutto, sono soldi che dovevano arrivare nelle casse della Fondazione da un anno come previsto dal contratto sottoscritto dalla Regione e dall'allora Segretario della Fondazione».

Non è un caso (e nemmeno più un segreto dopo le ultime dichiarazioni del diretto interessato) che Rinascita Ravellese oggi goda del sostegno dell'ex segretario generale della Fondazione Ravello, nonchè direttore di Villa Rufolo, Secondo Amalfitano di cui la Mansi è stata, fino a pochi anni fa, braccio destro finanche a Palazzo Vidoni con l'ex ministro Renato Brunetta.

Continuando a rivolgersi alla consigliera, la nota prosegue: «Lei parla di lavoro silenzioso e di impegno? 9 mesi per far arrivare soldi dovuti e sacrosanti che altri avevano procurato? Suvvia ci dica che almeno un poco di vergogna ora la prova! Su quello che farete con questi soldi qualche idea ce l'abbiamo visti i lauti contratti di cui si legge (pochi) e si parla (tanti). Se vuole recuperare almeno un poco dalla figura barbina che il suo disdicevole post le ha procurato, ci annunci con pari enfasi, ma questa volta senza alterare la verità, quando pubblicherete il programma del Ravello Festival, quando pubblicherete i contratti stipulati, quando pubblicherete i bilanci, quando ci consentirà di prendere visione degli atti della Fondazione per avere contezza del suo impegno e lavoro. Ad oggi le risposte alle nostre domande risultano, come una volta si diceva per le temperature di alcune città,: non pervenute. Tanto in barba alla millantata trasparenza! [...]»

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