PoliticaRegionali, Renzi contro PD in Campania: «Mi imbarazzano alcuni candidati che sostengono De Luca»

Regionali, Renzi contro PD in Campania: «Mi imbarazzano alcuni candidati che sostengono De Luca»

Stoccata del Presidente del Consiglio al candidato governatore Vincenzo De Luca: il segretario, comunque, difende il PD

Inserito da Davide Marciano (redazionelda), martedì 12 maggio 2015 15:22:07

«Nostro partito pulito, maalcuni non li voterei mai»: queste le parole, non molto concilianti, pronunciate dal premier Matteo Renzi nel corso del videoforum di Repubblica Tv sulla situazione del PD in Campania. Il capo del governo è stato chiamato a rispondere sui temi di attualità: pensioni, scuola ed elezioni regionali.

Il caso di Vincenzo De Luca è da diverse settimane oggetto di discussione: l'ex sindaco di Salerno, condannato in primo grado per abuso d'ufficio, non potrebbe sedere sulla poltrona di governatore secondo la Legge Severino. Tuttavia, però, l'applicazione della norma è stata piuttosto contraddittoria: un rosario di cavilli all'italiana in cui lo stesso De Luca spera e di cui il premier sembra essere consapevole. «E' una contraddizione - ha detto Renzi - che nessuno può negare ma quando gli si è consentito di partecipare alle primarie si è preso atto che la norma è stata disapplicata a Salerno ma soprattutto a Napoli (con De Magistris, ndr)». Di fatto, dunque, si tratta di «un problema superabile» secondo il segretario del principale partito italiano.

Renzi, comunque, non ha risparmiato le critiche alla composizione delle liste a sostegno del candidato governatore del centrosinistra: «Alcuni candidati che lo sostengono mi imbarazzano e su alcune liste collegate al presidente si può discutere» ha detto, "assolvendo" però la composizione della squadra che correrà sotto il logo PD.

L'impressione, non tanto velata, è che in casa Dem mal sopportino la candidatura di De Luca ma che una sua eventuale vittoria tornerebbe utile, la sera del 31 maggio, per gridare al successo. Questo perchè, a qualsiasi livello, dal giorno successivo alle elezioni i riflettori si spengono e la gente dimentica in fretta.

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