PoliticaRavello, Vuilleumier avvisa: «Scuola progettata per 170 persone, non 230»

Ravello, Vuilleumier avvisa: «Scuola progettata per 170 persone, non 230»

Inserito da (redazionelda), lunedì 12 settembre 2016 19:52:20

«La scuola è stata progettata e costruita per un numero di alunni e docenti di 170 persone al massimo». A rivelarlo non sono gli uffici comunali ma Paolo Vuilleumier, fino a tre mesi fa sindaco di Ravello, fautore dei lavori di messa in sicurezza del plesso scolastico di via Roma all'interno del quale la nuova amministrazione guidata da Salvatore Di Martino intende accorpare tutte le classi delle scuole dell'obbligo cittadine.

211 bambini, dai 3 a i 14 anni ai quali si aggiunge il corpo docenti e il personale ATA. 230 unità stimate che, secondo Vuilleumier, non avrebbero garanzie circa gli standard di sicurezza offerti dal plesso rimodernato.

«I servizi igienici sono stati realizzati per una popolazione scolastica non di 230 persone e non per ragazzi tra gli 11 e i 14 anni - rimarca Vuilleumier - la rinuncia al laboratorio d'arte ceramica, ad altri laboratori e, forse, al locale palestra, ci appare un grave impoverimento dell'offerta didattica ed un grave danno per la formazione degli studenti».

Anche delle vie di fuga e dell'approvvigionamento idrico in caso di incendio è stato tenuto conto in fase di progettazione e nell'acquisizione del parere preventivo dei Vigili del Fuoco.

«L'eccessivo affollamento all'entrata ed all'uscita dalle lezioni potrebbe comportare problematiche oltreche per le stesse condizioni di sicurezza dei bambini, anche per episodi legati al cosiddetto "bullismo", con il quale anche la nostra Città ha dovuto purtroppo, confrontarsi negli anni passati. Le difficoltà per l'organizzazione del servizio mensa, strutturato e parametrato perper un numero di classi minore. Gli spazi insufficienti per l'insegnamento delle discipline ad indirizzo musicale» ha inoltre spiegato l'ex sindaco che si dice preoccupato circa «lo spostamento degli uffici di segreteria e di presidenza nel territorio del comune di Scala, potrà comporterà sicuramente disagi all'utenza ed all'organizzazione scolastica, compromettendo, con ogni probabilità, il mantenimento dell'autonomia scolastica per il nostro Istituto».

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