PoliticaMinori, Consiglio Comunale 'di fuoco' finisce in baruffa / VIDEO

Minori, Consiglio Comunale 'di fuoco' finisce in baruffa / VIDEO

Rissa verbale e sospensione del parlamentino cittadino. Mormile: «Toccato il fondo»

Inserito da (redazionelda), sabato 24 gennaio 2015 15:41:35

E' finito in baruffa il Consiglio Comunale a Minori: giovedì scorso l'assise cittadina è stata sospesa dopo un infuocato battibecco tra il sindaco Andrea Reale e le opposizioni. Interpellato da Il Vescovado sulla vicenda, il primo cittadino ha preferito non commentare. Riceviamo e pubblichiamo, invece, le dichiarazioni di Fulvio Mormile, capogruppo di Progetto per Minori.

«Sono state incontenibili le ingiurie del sindaco nei confronti della minoranza. Forse è stata scritta la pagina più buia della storia repubblicana di Minori con la sospensione del Consiglio comunale. Fin dalle prime battute il clima si preannunciava infuocato - confida Mormile - non si vuole accettareche dopo cinque anni in cui si amministrava liberi da qualsiasi contraddittorio, ora ci sia una minoranza la cui voce va comunque ascoltata.

Sorvoliamo - continua - sull'anomalia di nominare una commissione edilizia senza voler tener conto delle osservazioni, ma il culmine si è raggiunto al quarto punto all'ordine del giorno, con la discussione della mozione presentata dal gruppo Progetto per Minori. Si chiedeva l'istituzione di una commissione trasparenza, organo che dovrebbe servire a far chiarezza su fenomeni rilevati dal gruppo negli scorsi mesi, che vedevano alcune attività commerciali, di familiari del sindaco e di amministratori, eludere pagamenti di tributi locali e beneficiare comunque di concessioni amministrative, rilasciate in dispregio ad un regolamento del comune. Ma fin dalle scorse settimane il sindaco, sollecitato a dare delle risposte, non ci sta a rendere pubbliche delucidazioni, presentando querela nei confronti degli oppositori, in concomitanza con quelle di altre due imprese che sono state oggetto di attenzione da parte del gruppo di opposizione, contestando il testo di un manifesto di sette mesi fa.

Si è toccato il fondo - prosegue il racconto di Mormile - quando si è passati, da parte del sindaco, alla diffamazione pubblica, alle ingiurie, avvenute nell'ambito del suddetto consiglio, a livello personale, verso di noi (i consiglieri Mormile e Proto ndr). Riteniamo che tale comportamento offenda non solo noi, ma l'immagine della nostra cittadina che è stata sempre molto animata politicamente, ma non è mai trascesa fino a questo livello. Il primo cittadino dovrebbe dare esempio di moralità, equilibrio anche verbale e correttezza istituzionale. Sono convinto che molte persone di buon senso, anche in seno alla maggioranza, prenderanno la distanza da simile atteggiamento e che il sindaco ritorni presto sui suoi passi mettendo la parola fine a quest'accanimento nei confronti della minoranza.

Non possiamo continuare a subire mortificazioni - conclude il comunicato - per il solo fatto di non essere in 1500 e di avere una visione diversa della cosa pubblica, e soprattutto perché chiediamo trasparenza. Non è stato questo comune premiato per la "trasparenza"? E perché solo la parola provoca tali reazioni?».

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