PoliticaMinori: bagarre in Consiglio Comunale, Mormile si alza e se ne va: «Manca il numero legale». Rinviato

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Minori: bagarre in Consiglio Comunale, Mormile si alza e se ne va: «Manca il numero legale». Rinviato

«Gli argomenti del consiglio comunale – spiegano i consiglieri di "Minori per Tutti" - non avevano un carico “politico” tale da far lasciare l’aula per non raggiungere il numero valido dei partecipanti al consiglio»

Inserito da (Redazione LdA), mercoledì 29 dicembre 2021 12:56:57

È stato sospeso e rimandato il Consiglio Comunale di Minori, in programma ieri sera, per il non raggiungimento del numero legale.

Non prima di una bagarre. Dopo l'appello da parte dal Segretario Generale, che ha testimoniato la mancanza dei consiglieri Paolo Russo, Paola Mansi, Luigi Di Ruocco e Alberto Parascandolo, il consigliere di minoranza Fulvio Mormile si è alzato dichiarandosi assente e contestando il mancato raggiungimento del numero legale.

Il Consiglio allora è stato sospeso. Ed è ripreso pochi minuti dopo con una nuova verifica del numero legale, alla presenza al tavolo di Mormile. E mentre il Sindaco proclamava aperta la seduta, il consigliere di minoranza si è nuovamente alzato per assentarsi.

Quindi, il Sindaco Andrea Reale ha esclamato: «Cari concittadini, io attendo fino alle 19,30 dopodiché riconvoco il Consiglio a domani. Ci tengo a precisare che gli assenti in maggioranza sono giustificati per causa Covid e quindi qualcuno è in quarantena e qualcuno è in attesa del tampone, qualcuno non c'è per motivi di lavoro. Ci attendevamo che la seduta fosse valida ma qualcuno col solito atteggiamento da furbetto stupido e da pagliaccetto, il consigliere Mormile, degrada un consiglio comunale. Io proprio stasera volevo fare un appello a iniziare l'anno nuovo in serenità e in concordia e invece, purtroppo, per la condizione ripetitiva di disturbo continuo di un consigliere non è possibile. Sono estremamente mortificato».

A Consiglio comunale finito, Mormile ha spiegato il motivo del suo comportamento: «Ventiquattro ore prima della convocazione il Sindaco ha aggiunto delle integrazioni agli argomenti all'ordine del giorno in maniera assolutamente sbagliata, perché i consiglieri hanno il diritto di informarsi sui punti. Non è la prima volta che capita: è una prassi consolidata. Il Sindaco, peraltro, non aveva il numero legale, perché i suoi stessi consiglieri non sono venuti in Consiglio a votare, anche se registriamo l'ingresso in maggioranza del consigliere Cioffi, che tentava di mantenere il numero legale, sostenendo che io dovessi stare lì a discutere dei punti che proponeva la maggioranza, ma io sono stato eletto nelle fila della minoranza. Stasera si sarebbe dovuto parlare della ricapitalizzazioni delle società partecipate, tra cui anche la Miramare. Al Segretario Comunale avevo chiesto di verificare il numero legale e chiederò al Prefetto di verificare il suo comportamento. Chiedo al sindaco di formulare delle scuse in merito alle offese che mi ha fatto in diretta».

A Fulvio Mormile ha replicato, stamane, l'altro gruppo di minoranza, che in primis ci tiene a precisare che «l'onestà intellettuale e l'integrità del consigliere Cioffi è indiscutibile. Attaccarlo gratuitamente e in questa maniera è al limite dell'assurdo. Il rancore che nutre il Mormile dopo la scissione del 2019 non è mai scomparso e il suo vero ed autentico avversario politico non è Andrea Reale bensì "Minori pertutti". Avvelenato dall'odio che lo divora, anni dopo anni di fallimenti politici (22 per esattezza), non si fa sfuggire mai l'occasione per attaccarci gratuitamente, sia sui social che in strada, perché nella sua visione politica di Minori, lui deve essere l'unica stella polare dell'opposizione, dominato da una brama di potere che lo divora interiormente e non lo rende lucido».

«A noi il potere non interessa. A noi interessa Minori. A noi interessa - scrivono Antonio Cioffi e Alberto Parascandolo - essere costruttivi, propositivi, essere duri al momento giusto ed essere elastici (ma non accomodanti) quando la situazione è chiara e non c'è bisogno di inutile demagogia o polemica. E su questi valori che il Cioffi è restato al suo posto in consiglio comunale».

«Gli argomenti del consiglio comunale - spiegano - non avevano un carico "politico" tale da far lasciare l'aula (cosa che è avvenuta almeno un paio di volte dal 2019) per non raggiungere il numero valido dei partecipanti al consiglio.Gli ordini del giorno erano: la revisione ordinaria delle partecipate da inviare al MEF (ossia una rendicontazione di tutte le partecipate, dove il comune di Minori è presente), delle modifiche al regolamento per l'imposta di soggiorno (il Comune ha recepito un decreto legge del 19 maggio 2020 e inoltre queste modifiche prevengono in maniera forte fenomeni di evasione), la ratifica di delibera di Giunta per delle variazioni di bilancio (argomento in quale siamo andati ad informarci tranquillamente in ragioneria a differenza del Mormile) e una comunicazione al consiglio comunale (l'unico argomento su cui nutrivamo dei forti dubbi per via della scarna documentazione)».

«Nel video il Mormile, visibilmente confuso, parla di ricapitalizzazione di società, sbaglia l'orario della seconda seduta straordinaria (oggi alle 19 e non alle 17 e 30), si professa l'unico conoscitore del Testo Unico... ma soprattutto pretende rispetto dal Sindaco ma manca completamente di rispetto al Cioffi, affermando il falso e insinuando e vaneggiando chissà cosa. Quindi invitiamo il consigliere Mormile ad impegnarsi e migliorarsi di più dal punto di vista umano e come uomo e ad lasciare agli altri il ruolo di showman perché manca di competenze in questo campo e soprattutto ne abbiamo le tasche piene di "maschere" prestate alla politica», chiosano.

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