PoliticaMaiori, al via potatura fuori stagione. Fiorillo attacca amministrazione: «Arroganti anche con le piante»

Maiori, al via potatura fuori stagione. Fiorillo attacca amministrazione: «Arroganti anche con le piante»

Inserito da (redazionelda), lunedì 4 aprile 2016 07:57:30

Nei giorni scorsi il comune di Maiori ha appaltato la potatura dei platani e delle specie arboree sul territorio comunale a un' impresa specializzata.

I lavori sono cominciati decisamente in ritardo rispetto ai periodi indicati, in considerazione dell'andamento climatico che vede un anticipo stagionale di almeno un mese, e su piante che avevano già ampiamente avviato la ripresa vegetativa.

Attraverso un'interrogazione il gruppo consiliare di minoranza "Civitas 2.0", rappresentato da Valentino Fiorillo, già assessore all'Ambiente, ha chiesto spiegazioni al sindaco, Antonio Capone. Il documento è stato accompagnata da ampio reportage fotografico e da una durissima nota a firma di Biagio Scanniello, già responsabile del verde pubblico del comune di Salerno.

«Le potature effettuate hanno devastato gli impianti arborei con tagli indiscriminati - spiega Fiorillo - vere e proprie capitozzature che hanno trasformato gli imponenti alberi, in scheletri contorti e spogli. Un tipo di potatura contraria allo stesso capitolato d'appalto che prevedeva una semplice potatura di ritorno o "a tutta cima". Evidentemente il capitolato era lo stesso realizzato dalla precedente gestione del verde pubblico, seguita da Scanniello, che stava cercando di riportare le piante ad uno stato di salute e corretta gestione dopo le analoghe devastazioni degli anni precedenti».

Fiorillo denuncia che «trattamento ancora peggiore è stato riservato ad alcuni lecci, orrendamente troncati, della villa comunale; nella stessa villa è stato oscenamente mutilato un raro e magnifico albero di feijoa quasi secolare, esemplare non comune nel patrimonio arboreo regionale; sul lungomare è stato tagliato alla radice un altrettanto raro esemplare di sophora japonica ultratrentennale che donava splendide fioriture; maestosi oleandri sono stati stroncati alla base e la stessa sorte è toccata a quasi tutti gli arbusti da fiore; esemplari di arancio amaro sono stati estirpati; piante di jucca e altre essenze sono state tristemente e scriteriatamente mutilate».

Stessa sorte sarebbe toccata alle nuove alberature piantate sul lato est del lungomare, progetto basato su una impostazione d'idea «di professionisti conosciuti e apprezzati attenzionato dalla comunità botanica regionale e nazionale, realizzato dopo la devastazione del punteruolo rosso delle palme: sei varietà di alberi diversi che avrebbero presto inondato il viale di fioriture variopinte e scalari nel tempo. Ebbene, anche quelle sono state potate indiscriminatamente con grave danno allo sviluppo futuro oltre che dell'effetto immediato visto che alcune essenze avevano già brillantemente fiorito l'anno scorso».

«Quanto compiuto sul verde pubblico della Città - conclude Fiorillo - può essere classificato solo come un incivile atto di barbarie verso i nostri silenti amici e verso la Città stessa. Un ennesimo atto di superbia, una dimostrazione di "esistenza" di cui i cittadini e la natura avrebbero fatto volentieri a meno, oltre che una manifesta dimostrazione di incapacità e superficialità».

 

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