PoliticaFondazione Ravello: Imperato potrebbe traghettare l'ente

Fondazione Ravello: Imperato potrebbe traghettare l'ente

Il festival sta per cominciare e c'è da fimare i contratti. L'ex sindaco di Ravello risulta essere il consigliere d'amministrazione più anziano

Inserito da (redazionelda), martedì 22 giugno 2021 12:47:56

Quando mancano meno di dieci giorni all'inizio del Festival musicale, le dimissioni del presidente della Fondazione Ravello, lo scrittore Antonio Scurati, lasciano una velenosa scia di polemiche e soprattutto aprono un pericoloso vuoto di potere al vertice dell'ente. Chi firmerà i contratti degli orchestrali, quelli con le assicurazioni o con tutti gli addetti alla rassegna? Si rischia insomma la paralisi.

Lo statuto, oggetto di un lento e faticoso processo di revisione durante il commissariamento di Almerina Bove, non indica alcuna soluzione. In base ai principi generali del diritto si dovrebbe identificare nel componente anziano (in termini anagrafici) del Consiglio di amministrazione, Paolo Imperato, il reggente in grado di assumere la rappresentanza giuridica della Fondazione, assicurando la continuità amministrativa.

Ma non è scontato che l'avvocato, già sindaco di Ravello, accetti una responsabilità così gravosa. Ieri si è riunito il Consiglio di indirizzo con il professor Valerio Pescatore, vicino a Scurati, che ha manifestato la volontà di rassegnare le proprie dimissioni. Stando a quanto riferito al Consiglio comunale di ieri, è stato il sindaco Di Martino a chiedergli di desistere. Ma al termine della riunione non c'è stata alcuna comunicazione ufficiale in tal senso. Se Imperato, per qualche motivo personale, non potesse svolgere le funzioni di presidente, della questione dovrebbe essere investito l'altro membro del Cda, vale a dire il notaio Dino Falconio.

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