PoliticaElezioni Ravello: intrecci politici vecchi per il nuovo valzer delle candidature

Elezioni Ravello: intrecci politici vecchi per il nuovo valzer delle candidature

Inserito da Antonio Schiavo (redazionelda), venerdì 9 luglio 2021 19:59:58

di Antonio Schiavo

La nota del nostro Direttore sulle prossime vicende politiche locali apre a ragion veduta un primo squarcio concettuale o di dabattito sulle dinamiche che si stanno (per adesso solo in sordina) mettendo in moto.

Già di suo ogni elezione è una vicenda a parte con una serie di incognite che possono far pendere la bilancia a favore di uno piuttosto che un altro contendente e quasi mai possono paragonarsi ad equazioni esatte dove i conti tornano facendo semplici calcoli matematici.

Oggi si può solo cercare di valutare i flussi elettorali a cominciare del cumulo di voti che Di Palma e Cantarella portarono (almeno secondo una fredda analisi dei numeri) a Rinascita Ravellese.

Pensare che quei consensivengano inevitabilmente e completamente a mancare alla compagine risultata allora vincente è, al momento, quanto meno azzardato per una serie di variabili che rendono non automatica la semplice operazione aritmetica di sottrazione o somma.

In primo luogo perché, soprattutto nelle elezioni amministrative, il consenso su una persona è anche legato ad un gioco (perverso) di preferenze pilotate ed etero-dirette che a volte gratificano un candidato penalizzandone un altro.

Con ciò è fuori discussione l'apprezzamento di cui gode il Dr. Di Palma che non ha fatto mai mancare la sua disponibilità e il suo supporto a molte famiglie ravellesi, non solo in questo maledetto periodo di pandemia. Oltretutto pesa a suo favore anche l'impegno nel settore culturale che lo vede brillante e poliedrico scrittore edappassionato animatore di eventi.

In negativo potrebbe pesare il fatto che il taglio del cordone ombelicale con il Sindaco è oggettivamente avvenuto proprio in articulomortis dei cinque anni con una motivazione (quella del mancato riconoscimento dell'attività svolta come medico ed assessore alla Sanità) che in realtà potrebbe apparire marginale rispetto al vero problema e cioè il venir meno di Di Martino al patto di alternanza sullo scranno più alto.

D'altro canto ritengo che il Sindaco uscente proverà a produrre in campagna elettorale i risultati del suo quinquennio a Palazzo di Tolla enfatizzandone l'impatto per la comunità locale in termini sociali ed economici e sottacendo artatamente quanto, non sempre a torto, i suoi amici di ieri gli addebitano soprattutto sulla gestione accentratrice del governo cittadino e della mancata crescita di giovani da destinare alla cosa pubblica (ricordate la tanto sbandierata scuola di politica?).

In estrema sintesi questi elementi appena indicati agiranno sulla conta finale in maniera uguale e contraria a quella del calcolo un po' semplicistico dei voti che soprattutto Di Palma (vedo meno significativo il margine di contribuzione di Cantarella) potrebbe togliere a Di Martino.

Poco probabile, almeno allo stato delle cose, che possa pesare in maniera consistente l'apporto degli altri convitati a quello che il Direttore indica come Comitato elettorale semiclandestino, sia per l'atteggiamento ondivago negli anni dei possibili aderenti sia per il, almeno dichiarato ma non si sa mai, disimpegno di Amalfitano.

In verità non riesco a ipotizzare quale possa essere l'appeal verso Amato che ritrova il feeling con Di Palma (qualcuno potrebbe giudicarlo strumentale o estemporaneo) e di Cantarella che non ha vissuto una stagione complessivamente esaltante nel lustro amministrativo che va a concludersi.

Restano però le accuse velenose rivolte da quest'ultimo al suo mentore in merito alla mancata attuazione di punti principali del programma condiviso all'epoca la cui breccia nell'elettorato potrà essere più o meno ampia sempre se le stesse mancanze siano meglio circostanziate e giudicate veramente tali.

Un elemento sic stantibus rebus risulta abbastanza evidente, con tutte le precisazioni di ordine aritmetico fatte all'inizio.

Se (e sottolineo se) la squadra di Insieme per Ravello ha mantenuto la sua iniziale compattezza (qualche dubbio è sorto per l'ingiustificato ritardo con cui è stato riproposto il candidato Sindaco) e con l'innesto di un player di prima fascia come Luigi Mansi, non dico che Vuilleumier abbia già messo in frigolospumante quando è comparsa all'orizzonte la terza lista (ancorchè tutta da comporre al pari di Rinascita Ravellese), ma certo un bel passo avanti verso la meta si suppone lo abbia compiuto.

Poi, come capita di solito nelle competizioni elettorali e in quelle ravellesi ancor di più c'è una quota di imponderabilità last minute (non necessariamente e moralmente ineccepibile) che scompagina qualsiasi previsione o osservazione.

Se poi la stessa osservazione, come diceva il grande Giovannino Guareschi, è di uno qualunque come chi scrive allora veramente potremmo vederne delle belle.

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