PoliticaDe Luca pensa a vaccini per operatori del turismo: «Abbiamo prenotato il vaccino Sputnik»

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De Luca pensa a vaccini per operatori del turismo: «Abbiamo prenotato il vaccino Sputnik»

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha fatto il punto dell'emergenza Covid-19

Inserito da (redazioneip), venerdì 26 marzo 2021 15:36:26

Nella consueta diretta del venerdì pomeriggio, il presidente Vincenzo De Luca ha fatto il punto della situazione sui contagi, sulle misure di contrasto all'epidemia, sul passaporto vaccinale e sul vaccino Sputnik.

«La campagna di vaccinazione - spiega De Luca - ha prodotto risultati di assoluta eccellenza. Abbiamo praticamente finito il personale scolastico, over 80 siamo ad un ottimo livello, abbiamo cominciato da più di 10 giorni le somministrazioni di vaccini alle persone fragili. Poi, una volta completato il mondo della scuola, verificheremo se sarà possibile vaccinare i ragazzi e le ragazze, così da riaprire le scuole in sicurezza. E questa è una priorità vera.

Se avremo vaccini aggiunti procederemo per comparti economici, in particolare al comparto del turismo, alla vigilia della stagione estiva. Se riusciremo a vaccinare la popolazione di Procida, Costiera sorrentina, Costiera Amalfitana, Cilento, cioè tutti quei luoghi che richiamano turismo, cercheremo di trovare un equilibrio tra esigenza sanitaria ed economico-sociale. E' indispensabile avere dei vaccini. L'obbiettivo della Campania è quello di completare l'immunizzazione entro il prossimo autunno. Dovremo fare 60.000 vaccini al giorno.

Abbiamo stipulato un contratto di fornitura con l'azienda che produce il vaccino Sputnik. E' un vaccino che non è compreso tra i vaccini trattati dall'Ue e quindi dell'Italia, è un vaccino aggiuntivo. Abbiamo prenotato questo vaccino per immunizzare 4 milioni e mezzo di nostri concittadini con la doppia dose. Il contratto diventerà operativo dopo che l'Ema e l'Aifa approveranno questo vaccino. Ci stiamo muovendo, dunque, per la parte aggiuntiva che possiamo ottenere. Riteniamo che questa scelta possa aprire una strada per l'Italia, cioè può essere un esperimento al servizio dell'Italia se la cosa va bene. Se concludiamo questa partita nell'arco di un mese avremo la possibilità, noi, di contare una quantità di vaccini veramente importante in una condizione di sicurezza. Sollecitiamo il Governo e l'Aifa a muoversi perché sono tempi di guerra e non di ordinaria amministrazione».

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