PoliticaA Furore il progetto Monteverde, un esempio per nuovo Risorgimento del Sud

A Furore il progetto Monteverde, un esempio per nuovo Risorgimento del Sud

Inserito da (redazionelda), lunedì 12 gennaio 2015 12:39:13

Si è rivelato quanto mai proficuo l'incontro tra Furore e Monteverde svoltosi sabato scorso presso la Sala Federico Fellini sul tema "Un Paese accessibile" e che ha visto la partecipazione di un folto pubblico, mostratosi interessato al progetto in via di realizzazione nel centro irpino.

Il Sindaco, Francesco Ricciardi e il suo vice, Antonio Vella, dopo aver presentato Monteverde con l'ausilio di un efficace documentario, si sono soffermati sulla strategia ispiratrice della loro iniziativa e sulle modalità tecnico-costruttive dei percorsi tematici, nonché sulle scelte progettuali del "villaggio-albergo" destinato ad ospitare i diversamente abili che vorranno soggiornarvi. Strutture "intelligenti", che andranno a costituire un sistema di ospitalità pressoché unico al mondo e capace, per la sua specificità, di trasformarsi in uno straordinario attrattore di flussi turistici a livello internazionale.

Il progetto appare ispirato alla moderna logica del marketing e in sintonia con la regola del "non produrre e poi tentare di vendere, ma produrre quello che si può vendere".

«"Paese mio che stia sulla collina, disteso come un vecchio addormentato, la noia, l'abbandono sono la tua malattia...": è questa, ahinoi, l'immagine ricorrente delle comunità del nostro Meridione - spiega nel suo intervento il sindaco di Furore Raffaele Ferraioli - Grazie all'azione illuminata di amministratori lungimiranti, uno sperduto borgo dell'Irpinia si trasforma in una realtà viva, moderna, palpitante. Un laboratorio che produce aspettative, fabbrica sogni, costruisce speranze. Un esempio da imitare! E' così che il nostro Sud può e deve puntare al suo nuovo Risorgimento: non quello impostoci dai falsi liberatori, ma quello del riscatto vero di un popolo orgoglioso della sua nobile identità».

Numerosi e qualificati gli interventi che si sono susseguiti nel dibattito, orientati all'apprezzamento entusiastico dell'iniziativa monteverdese. Un'idea per molti aspetti quasi rivoluzionaria, che coniuga bisogni sociali e valori economici in modo straordinariamente efficace.

Alla fine i due Sindaci hanno brindato, insieme a tutti gli intervenuti, dandosi appuntamento per uno scambio enogastronomico da organizzare a Monteverde a cavallo fra o prossimi mesi di aprile e maggio, quando "fra un bicchiere di vino e l'altro", sarà presentato il "Paese che non c'è" nelle sue varie sfaccettature di Destinazione Europea d'Eccellenza, Città del Vino, Paese Dipinto, Paese-Albergo, Uno dei Borghi più belli d'Italia, Città amica del benessere psicologico, Città della Pace.

Le premesse ci sono tutte per prevedere a breve un gemellaggio fra i due borghi, accomunati da una medesima, grande ansia di crescita sociale, economica e culturale.

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